Terre di Pedemonte

Parole e immagini per raccontare una comunità e il territorio

Nell'ultimo numero del semestrale ‘Tre Terre’ spunti e approfondimenti sulla vita di una comunità attiva tra storia e futuro, tradizione e modernità

16 gennaio 2024
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Portare alla luce la storia della comunità; fornire notizie utili sia agli abitanti del territorio, sia ai tanti villeggianti e curiosi che vengono attratti dalle svariate manifestazioni che si tengono nella regione; far conoscere il patrimonio artistico e architettonico del comprensorio; presentare ai lettori personaggi e aspetti particolari delle Terre di Pedemonte, delle Centovalli e della bassa Onsernone. Tutto questo è l'ultimo numero del semestrale ‘Tre Terre’, distribuito agli abbonati durante le recenti festività natalizie. Oltrepassato il traguardo delle 40 candeline, la rivista (testimonianza di longevità) continua a rappresentare un costante punto di riferimento, un contenitore di notizie, una vetrina di articoli nei più svariati campi. La sua vitalità, originalità e resistenza è confermata dai temi proposti: si va dalla scheda dedicata alla conclusione dei lavori di ricerca condotti nel sito archeologico del Castelliere di Tegna agli ‘auguri’ per il secolo del trenino bianco e blu della Centovallina (con splendide foto d'epoca e a colori), dalla tradizione delle feste popolari (da rilanciare) agli acquerelli di Claudio Trapletti passando per le interessanti pagine dedicate alla storia locale al ricordo di coloro che hanno dato fama e lustro alla Filodrammatica Tre Terre. Non mancano articoli legati all’attualità e alle iniziative di associazioni no-profit e comitati locali. Non da ultimo diventa anche l’occasione per valorizzare giovani sportivi e studenti che con impegno e dedizione hanno saputo conseguire ottimi risultati.
Capace di entrare nelle case di tutti, il semestrale, lo ricordiamo, si basa sul volontariato: la responsabile e direttrice Lucia Galgiani Giovanelli può contare un buon team di collaboratori impegnati nel progetto a titolo gratuito: studiosi e professionisti, osservatori delle vicende locali e semplici appassionati di materie etnografiche, storiche artistiche e ambientali che mettono a disposizione il loro sapere. Le 79 pagine che compongono il numero autunno-inverno continuano così a essere uno spazio libero e aperto ad accogliere informazioni con il fine di generare una rete interna di scambio di idee e contenuti interessanti, piacevoli alla lettura, curiosi e intriganti.

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