Locarnese

Un secolo e mezzo di formazione docenti, in oltre 300 a Locarno

Serata celebrativa nella sede del Dfa per sottolineare l'importanza del ruolo degli insegnanti nella crescita della società

L’antico chiostro del convento di San Francesco
16 novembre 2023
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Alla sede del Dipartimento formazione e apprendimento/Alta scuola pedagogica (Dfa/Asp) della Supsi a Locarno si è nei giorni scorsi svolta la serata-evento aperta al pubblico per celebrare i 150 anni della formazione dei docenti in Ticino. Oltre trecento i partecipanti; tra di loro, diverse personalità pubbliche che sono passate per l’allora Scuola magistrale. Il “150esimo; passato, presente e futuro della formazione docenti in Ticino” questo il titolo dell’incontro, organizzato per sottolineare l'importante anniversario. Assieme ad altre iniziative che si sono svolte nel corso dell’anno, la serata di festeggiamenti è stata l’occasione per conoscere meglio e discutere la storia, l’attualità e le prospettive della formazione dei docenti nel nostro Cantone e non solo. Nei saluti introduttivi, il direttore generale della Supsi Franco Gervasoni ha sottolineato come “ripercorrere la storia della formazione dei docenti è stato un viaggio nel tempo, che ha permesso di riscoprire il valore del qualificato operato di molti illustri predecessori. Persone che hanno contribuito a forgiare la cultura del canton Ticino, accompagnandone l’emancipazione e la modernizzazione attraverso i decenni, grazie al loro ruolo nella formazione delle e dei docenti”.

Da quando è Supsi, 2’119 laureati

Dall’integrazione nella Supsi, avvenuta nel 2009, sono stati 2’119 i laureati e le laureate del Dfa/Asp “che si sono inseriti con competenza, motivazione e passione nelle scuole ticinesi di ogni ordine”, ha menzionato Gervasoni. La grande motivazione dei futuri docenti è emersa anche da un episodio di quotidianità scolastica evocato dal direttore del Dfa/Asp Alberto Piatti per descrivere il valore di questi 150 anni di storia: “Era un’occasione speciale, perché per la prima volta ho potuto osservare dal vivo il nuovo modello di pratica professionale, basato sul concetto di comunità di apprendimento professionale. In questo modello di pratica, i docenti in formazione progettano le lezioni in collaborazione, si osservano e riflettono insieme, con l’aiuto del docente di pratica professionale, su come migliorare il proprio insegnamento. L’entusiasmo che si percepiva mi ha permesso di capire cosa significa per me questo anniversario: guardare ai 150 anni della formazione dei docenti in Ticino è come contemplare l’universo, è l’oggetto più grande che possiamo guardare, eppure per goderne appieno è necessario osservarlo con il telescopio. E più si ingrandisce, più scopriamo nuove meraviglie”. La consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti ha citato alcuni interessanti aneddoti storici legati al messaggio governativo e al dibattito del Gran Consiglio che nel 1873 portarono alla nascita dell’allora Scuola magistrale, sottolineando l’importanza della formazione e del ruolo dei docenti e delle docenti per la scuola ticinese, allora come oggi. In conclusione, il sindaco di Locarno Alain Scherrer ha affermato che “non c’è futuro senza istruzione. Una comunità si sviluppa crescendo attraverso la ricerca oltre i confini che già conosce, attraverso la comprensione dei sentimenti, l’osservazione del mondo; esprimendo idee nuove, pensieri critici, chiavi interpretative innovative. La scuola, le docenti e i docenti sono stati e sono propulsori di questa crescita”. Fra i 300 partecipanti, molti sono passati fra le storiche mura dell’ex Scuola magistrale di Locarno. Storie e percorsi di vita differenti, accomunati da un legame con la formazione dei docenti. Un’ulteriore conferma della rilevanza pubblica di questa istituzione, fondata nel 1873 con il nome di Scuola normale nell’ex seminario di Pollegio.

Al termine dei discorsi di benvenuto il pubblico ha partecipato alle 17 attività allestite negli spazi dell’ex convento di San Francesco per scoprire passato, presente e futuro della formazione dei docenti in Ticino, potendo approfondire o scoprire i profondi cambiamenti vissuti in un secolo e mezzo nel mondo della scuola, nella pedagogia, nella didattica e nella storia.

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