Locarnese

Dai baby boomers alla Generazione Z, così cambia (anche) il DI

Durante la seconda Giornata dipartimentale del 2023 si è riflettuto anche sul ricambio generazionale tra funzionari e collaboratori

6 novembre 2023
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Si è svolta a Cevio la seconda Giornata dipartimentale del 2023 per i funzionari dirigenti del Dipartimento delle istituzioni. Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha incontrato i suoi alti funzionari e presentato un’analisi anagrafica sui collaboratori del Dipartimento, riflettendo sul ricambio generazionale che avverrà nei prossimi anni, sulle modificate attitudini di carriera e sulle nuove competenze e motivazioni dei giovani.

L’incontro autunnale è iniziato con la visita del Museo di Valmaggia a Cevio, dove il saluto di benvenuto è stato dato dal presidente Elio Genazzi, in passato già funzionario dirigente del Dipartimento delle istituzioni nel ruolo di capo Sezione degli enti locali. Accompagnato da una guida, ha dapprima presentato il Museo, un gioiellino non solo per la Vallemaggia. La cinquantina di ospiti ha quindi visitato sia l’esposizione permanente sia quella temporanea, che documenta il Giro del Mondo effettuato fra il 1878 e il 1879 dal valmaggese Emilio Balli. Un viaggio a ritroso nel tempo che ha suscitato un ampio interesse grazie alla qualità espositiva e alla possibilità di interazione. Una mostra che rimarrà in Valle anche nel 2024 e che nel 2025 sarà riproposta a Ginevra.

Il gruppo si è poi trasferito nell’Aula Magna della Scuola Media di Cevio, dove il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha tenuto la parte ufficiale incentrata sull’analisi demografica. Nel suo intervento il responsabile risorse umane della Segreteria generale Paolo Arrigoni ha iniziato con una classificazione delle generazioni e un loro dimensionamento riferito alle singole unità amministrative; il Direttore del DI ha poi illustrato le opportunità e i rischi associati al ricambio generazionale e portato la riflessione sull’impatto dei pensionamenti nei prossimi anni. Termineranno la loro attività lavorativa collaboratori definiti dei “Baby boomers”, mentre sempre maggiormente entreranno nell’organico persone associate alla “Generazione Z”, contraddistinte da una maggiore attitudine tecnologica e da una più frequente voglia di nuove sfide professionali. Aspetti che andranno tenuti in giusta considerazione nella fase di transizione dei prossimi anni.

L’analisi ha evidenziato l’importanza cruciale della preparazione tempestiva delle sostituzioni dei partenti, con un occhio evidente all’ottimizzazione dei processi e dei servizi in modo da contenere la spesa. Questa accresciuta consapevolezza ha portato il Dipartimento delle istituzioni a proporre al Consiglio di Stato di estendere l’analisi a tutta l’Amministrazione cantonale, con l’obiettivo di anticipare e valutare soluzioni specifiche per affrontare le sfide future sfruttando le opportunità legate al turnover generazionale.

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