Locarnese

L'informatica a scuola? ‘I docenti lavorano con mezzi propri’

Uno spaccato significativo sulla realtà di Minusio emerge da un'interpellanza della consigliera comunale (e maestra) Vera Bisi

‘Non se ne può più fare a meno’
(Archivio Ti-Press)
22 ottobre 2023
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“Alle nostre scuole elementari è noto un problema emerso già in più plenum di docenti, al punto che si può tranquillamente dire che il problema sia cronico”. Il riferimento è al sistema informatico, che “riscontra delle notevoli pecche che tuttora vengono tappate in una qualche maniera”.

In un'interpellanza al Municipio di Minusio lo rileva Vera Bisi, consigliera comunale di Uniti x Minusio e docente alle Elementari. “Con la recente stesura dei nuovi piani di studio dettati dal Cantone – scrive – si va sempre più a lavorare con il sussidio di mezzi informatici, che sono ormai un validissimo aiuto nell’insegnamento. Nel corso degli anni ci si è dovuti adeguare ai nuovi mezzi e oggi non se ne può più fare a meno”.

‘La rete si ottiene con il proprio cellulare’

Detto del “problema cronico”, Bisi lo circostanzia: “Presso lo stabile di Cadogno 2, nel quale sono presenti 4 aule scolastiche, un’aula di musica e una di arti plastiche, non esiste la rete informatica, per cui ogni docente deve arrangiarsi a usare internet con i propri mezzi (usando il proprio cellulare). Stessa cosa nello stabile Vignascia in cui, per poter stampare il materiale, non è possibile dare il comando dal proprio Pc, ma bisogna caricarlo su chiavetta e spostarsi fisicamente presso la fotocopiatrice. Parecchi docenti, esasperati, hanno comprato la stampante privatamente per poter lavorare con più facilità”.

E ancora: “Le aule scolastiche sono quasi tutte sprovviste di computer e, se ci sono, sono apparecchi di seconda mano ereditati da un benefattore. Non sono di certo apparecchi performanti, mancando anche di un pacchetto Office, per cui i docenti, per ovviare a questa mancanza, si trovano a doversi procurare un portatile per poter lavorare in aula e di conseguenza usare Office comprato privatamente”. Non tacendo che “mancano anche i beamer: quelli presenti nelle aule sono stati acquistati dai docenti stessi”.

La questione è già stata segnalata da tempo e portata in Municipio dal capodicastero e dalla Direzione scolastica, rileva Bisi, ma “ora i docenti necessitano al più presto di una soluzione al problema informatico”. Al Municipio chiede pertanto a che punto sia la trafila per risolverlo, e quali le tempistiche.

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