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Centro sportivo, fra tappa 4 e tappa 5... si continua a correre

Un nuovo ostello in costruzione e la novità della pista di atletica da 180 metri indoor nella palestra Regazzi di Gordola

La nuova pista di atletica indoor nella palestra Regazzi
(Ti-Press)
3 ottobre 2023
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Un ostello nuovo di zecca (per sostituirne due dismessi) e la novità di una pista indoor di atletica. L’arte di rinnovarsi di continuo è nel patrimonio genetico del Centro sportivo nazionale per la gioventù di Tenero. Fra la quarta tappa di ampliamento (inaugurata in primavera) e la quinta, che porterà il Centro natatorio da 100 milioni di franchi a nord del sedime, si inseriscono infatti altri importanti investimenti.

Uno per sostituirne due

Ben felice di sottolinearlo, il direttore Bixio Caprara precisa innanzitutto che «il nuovo ostello attualmente in costruzione va in realtà a sostituire il “Mezzodì”, il vecchio stabile storico del Dono nazionale, che non è più risanabile e dovrà quindi essere demolito. Inoltre, per far spazio al Centro natatorio è necessario demolire anche il residence a nord delle piscine, che per altro è già stato chiuso per consentire l’avvio del cantiere. Quindi, per due stabili che verranno dismessi arriva quello nuovo, che compenserà di fatto 140 posti letto».

Con il nuovo ostello, che aprirà a fine luglio del prossimo anno, non ci sarà un ampliamento della capacità complessiva di accoglienza, ma un miglioramento dello standard, «che rimarrà comunque da ostello della gioventù – precisa Caprara –. Però, ci saranno camere doppie o quadruple con il bagno in stanza e ciò consentirà di intensificare l’occupazione. La clientela di questa nuova struttura sarà in gran parte costituita dagli stessi giovani che già frequentano il Cst, ma è pur vero che visto lo standard un po’ più elevato rispetto agli altri alloggi, potremo aprire a una clientela un po’ più, diciamo, “adulta”, e mi riferisco ai partecipanti ai corsi i formazione monitori G+S, per docenti e allenatori o, ancora, agli sportivi d’élite. Non per questo l’alloggio sarà chiuso a quei giovani ospiti che rappresentano l’80% della clientela del Cst». Complessivamente, dunque, la capacità del Centro sportivo per quanto riguarda il “segmento” degli ostelli si assesterà sui 270 posti, cui vanno aggiunti i 700 posti nelle nuove tende del campeggio, più altre sistemazioni proprie come roulotte, camper o tende private, per arrivare a una capienza totale compresa fra i 1’000 e i 1’100 posti.

Ancora a questo proposito va ricordato che a concorso di progettazione i nuovi ostelli previsti erano tre, per un totale di 300 posti letto. Tuttavia, «attualmente – dice il direttore – sono in corso discussioni sulla concretizzazione di tutto il trittico, ma anche su soluzioni alternative che possano garantire lo stesso fabbisogno di posti letto».

Tremila metri quadri per l’atletica

Nel contempo, come accennato, c’è un altro cambiamento significativo che riguarda la palestra nello stabile industriale Regazzi, situato a Gordola, a un chilometro circa di distanza dal Centro sportivo. All’interno della palestra Regazzi c’era la parte per l’atletica di 2’000 metri quadrati, più ulteriori 1’000 dedicati alla ginnastica artistica. Ma quest’ultima trova oggi conforto nella nuova palestra Brere al Cst, lo stabile a sud che caratterizza la nuova entrata al Cst. «Potendo così liberare la parte per la ginnastica artistica, da Regazzi si è potuto creare un grande spazio unico da 3’000 metri quadrati, dove è stata realizzata ex novo una pista indoor fissa di atletica, con un anello di 180 metri».

Dicendolo, Caprara aggiunge che «servirà naturalmente per l’atletica d’inverno, ma anche come spazio sportivo polivalente durante tutto l’anno». Si tratta fra l’altro della stessa pista che veniva montata per il periodo dicembre-febbraio a Macolin, nella zona che là chiamano “la fine del mondo”, sul pianoro in cima alla collina che caratterizza il Centro sportivo nazionale bernese e sede dell’Ufficio federale dello sport. «Nel momento in cui a Macolin avevano deciso di sostituirla, l’abbiamo “prenotata” noi in accordo con Swiss Athletics – sottolinea Caprara –, il che va a costituire un nuovo tassello non da poco per la pratica dell’atletica nei mesi invernali, e non solo».

Con questi interventi (ostello e pista di atletica) si compie dunque un ulteriore doppio passo avanti dopo quello, importantissimo, della quarta tappa di ampliamento da 45 milioni di franchi inaugurata ad aprile e che segna l’entrata in funzione dell’edificio Brere, che oltre alla palestra doppia per ginnastica artistica e ginnastica agli attrezzi, ospita diverse aule scolastiche e un ampio auditorio, una mensa con 400 posti a sedere e l’insieme degli uffici amministrativi, il cui trasferimento aveva determinato anche lo spostamento a sud dell’ingresso principale.

La ‘benedizione’ dei 100 (e più) milioni

Come detto, non è ancora tutto (anzi), visto che già si affaccia una quinta tappa: quella riguardante il Centro natatorio da 100 milioni di franchi, situato a nord del Cst, la cui entrata in funzione, a tappe, è prevista fra il 2027 e il 2029. L’ok definitivo dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica all’avvio del cantiere per la realizzazione del progetto “Rimini” risale, ricordiamo, alla fine di marzo di quest’anno. Questo dopo che, alla luce dell’aumento dei prezzi delle materie prime e della situazione inflazionistica, si era reso necessario un aggiornamento del preventivo. «Un’ulteriore analisi e verifica delle offerte era importante per capire se si potesse confermare il progetto nella sua totalità. Ne era uscito che il rincaro rientra nel contesto inflazionistico, quindi si era potuto procedere come previsto – considera Bixio Caprara –. Sappiamo che l’investimento nel Centro natatorio supererà la cifra prevista inizialmente, ma si mantiene entro i limiti tollerabili affinché si possa effettuare».

Il cantiere durerà dunque fino al 2029, anno in cui entrerà in funzione un Centro natatorio avanguardistico e capace di soddisfare le crescenti necessità tecniche e logistiche del settore. Ci saranno una piscina olimpica di 50 metri per 25 con fondo mobile, profonda 3 metri e ideale quindi per discipline come il nuoto sincronizzato e la pallanuoto. Verrà inoltre realizzata una vasca di 25 per 20 metri per i tuffi (programma completo), con tanto di piattaforma fino a 10 metri di altezza. La vasca olimpica avrà grandi pareti laterali apribili durante la bella stagione e, conclude Carrara, «ci saranno spogliatoi, una sala pesi specifica per le esigenze del Centro nazionale di Swiss Swimming (dove si allena Noè Ponti), e anche un “canale” speciale per gli allenamenti; una sorta di “tapis roulant”, ma in acqua, con possibilità di regolazione della corrente contraria, così da fissare la velocità equivalente alla prestazione che l’atleta vuole ottenere».

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