Locarnese

Rivapiana vietata ai ciclisti, Pro Velo Ticino non ci sta

L'Associazione si oppone fermamente alla decisione del Municipio di Minusio di impedire, in via sperimentale, il transito alle due ruote sul lungolago

14 luglio 2023
|

Pro Velo Ticino si oppone fermamente alla decisione del Municipio di Minusio di vietare il transito delle biciclette in via alla Riva (Rivapiana) tra Tenero e Locarno. L'associazione che promuove la bicicletta come mezzo individuale di trasporto ecologico, veloce e salutare e che s'impegna quotidianamente in favore di tutti gli interessi relativi alla bicicletta, in particolar modo in ambito di sicurezza dei ciclisti, ha preso posizione sulla novità che entrerà in vigore da domani e che rimarrà attiva, in via sperimentale e con l’avallo del Cantone, fino ad agosto: nei fine settimana e nei giorni festivi, dalle 10 alle 18, tutte le bici vengono deviate su via Simen dal confine con Muralto a via Verbano (dove si costruisce la nuova fermata Ffs-Tilo). Unica eccezione: i bimbi in età prescolastica, che possono circolare liberamente.

‘Un problema supplementare, non una soluzione’

"Limitare la viabilità sicura dal traffico motorizzato per i ciclisti che si spostano da Tenero a Locarno non è una soluzione ma costituisce un problema supplementare, considerato che manca un’alternativa valida per bypassare la zona lago – si legge nel comunicato di Pro Velo Ticino –. Infatti via Simen, oltre a essere poco attrattiva per le biciclette convenzionali non assistite vista la pendenza del primo tratto (soprattutto nelle giornate molto calde) per chi parte da Tenero, presenta situazioni di elevata pericolosità dovute alla strettezza del calibro stradale e agli incroci con altre strade (in particolare via Navegna). Inoltre non è assolutamente adatta alle famiglie che si spostano in bicicletta per raggiungere le spiagge o la città".

L'associazione, presieduta dall'ex ciclista Marco Vitali, sottolinea come "il problema della convivenza tra pedoni e ciclisti in questo tratto di lago del Locarnese non è nuovo. Sono state avviate anche campagne di sensibilizzazione (per esempio ‘Cortesia’) per spingere ciclisti e pedoni a rispettare alcune regole, cui Pro Velo Ticino ha aderito. Questa è la giusta strategia che va però ripetuta e se del caso completata con misure di controllo più severe, se necessario multando i ciclisti più indisciplinati. Inoltre dovrebbe essere migliorata la segnaletica orizzontale, accentuando maggiormente la doppia presenza di pedoni e ciclisti e, dove possibile, separando i flussi".

‘Più utile responsabilizzare chi guida bici elettriche e chi non rispetta limiti e buon senso’

Negli ultimi anni si è assistito a un aumento delle biciclette elettriche utilizzate anche da numerosi turisti che anche a causa dell’età avanzata e della mancanza di esperienza, non sono sempre in grado di gestire al meglio questo tipo di veicolo più veloce e pesante in situazioni di pericolo. A questi si aggiungono gruppi di sportivi che sfrecciano con la bici da corsa, irrispettosi dei limiti di velocità e del buon senso. Questi ultimi dovrebbero utilizzare via Simen come alternativa, come già attualmente raccomandato. Responsabilizzando questi due gruppi di ciclisti, probabilmente si riuscirebbe a contenere il problema e a evitare decisioni inappropriate che acuiscono maggiormente la mobilità in questa zona del Verbano".

Progetto introdotto in via sperimentale e con l’avallo del Cantone, anche per via Simen

Un'iniziativa quella del Municipio di Minusio presa per provare a rispondere alla sempre difficile convivenza fra ciclisti e pedoni sul lungolago e che, come ha già spiegato nell'edizione di venerdì della Regione il capodicastero Mobilità Paolo De Giorgi, «mira a un contenimento delle potenziali situazioni di rischio, a tutela della sicurezza dei pedoni, e questo soprattutto visto l’importante afflusso di ciclisti (in media oltre mille biciclette al giorno) e le elevate velocità rilevate (in media 19-30 km/h, con punte fino a 55 km/h) certamente non adeguate alla presenza di famiglie con bambini, di anziani e di numerosi turisti».

Quanto al percorso alternativo che i ciclisti dovranno seguire e in particolare al passaggio sulla via Simen, è stato fatto notare che anche il Piano direttore cantonale prevede i due tracciati ciclabili – uno destinato ai ciclisti veloci, appunto su via Simen, e l’altro su via alla Riva, concesso a tutti gli altri ma con priorità data all’uso pedonale – e che tale possibilità ha ricevuto l’avallo del Cantone. In ogni caso, la situazione verrà monitorata e al termine del periodo di prova, il Municipio presenterà un rapporto ai Servizi cantonali.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE