Locarnese

Il gestore patrimoniale (pentito) che pensava a se stesso

A processo per appropriazione indebita aggravata un 60enne che avrebbe indebitamente utilizzato 2,7 milioni di franchi a danno di 5 clienti

12 marzo 2020
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Avrebbe indebitamente impiegato 2,7 milioni di franchi che gli erano stati affidati da 5 clienti. Per questo deve rispondere di appropriazione indebita aggravata di fronte alle Assise criminali di Locarno. 

Al banco degli imputati un 60enne nato in Germania, le cui presunte malefatte sarebbero state compiute fra il 2012 e il 2016 fra Lugano, Locarno, Arosa e Coira in qualità di gestore patrimoniale.

L'atto d'accusa, stilato dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, parla anche di truffa e falsità in documenti. L'uomo è difeso dall'avvocato Yasar Ravi. Presidente della Corte è la giudice Francesca Verda Chiocchetti, con Manuel Borla ed Aurelio Facchi in qualità di giudici a latere.

Nell'aula penale di Lugano sono state introdotte misure di prevenzione rispetto al problema coronavirus. Innanzitutto il dibattimento si svolge a porte chiuse. Inoltre, tutti i presenti - parti comprese - hanno dovuto firmare un'autodichiarazione sul proprio stato di salute e sono stati distribuiti in aula in maniera tale che vengano mantenute le distanze di sicurezza fra le persone.

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