Locarnese

Parco Balli con autosilo: sì alla modifica pianificatoria

In Consiglio comunale a Locarno l'operazione va avanti, ma non smette di far discutere il futuro assetto viario nel nucleo

25 novembre 2019
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Da una parte l’idea del recupero pubblico di un’area verde nel cuore di Città Vecchia, della sua valorizzazione a scapito di un grande progetto edilizio privato che sulla sua strada aveva trovato lo scoglio di una sollevazione popolare pesante come 8’000 firme (scoglio che aveva spinto il Municipio a proporre l’acquisto del terreno Balli, e il Consiglio comunale, nel 2016, a ratificarlo per 6 milioni di franchi).

Ma, dall’altra, l’esigenza di una ridefinizione dello spazio urbano a beneficio della mobilità lenta, pensando di accompagnare la costruzione di un nuovo autosilo – la famosa “stampella” economica dell’operazione – con una pedonalizzazione almeno parziale di Città Vecchia, per non cedere a quella visione di una Locarno “autocentrica” che fa oltretutto a pugni con tanti bei discorsi legati alla protezione dell’ambiente.

Sono i due aspetti centrali e contrastanti che lunedì sera in legislativo, prima del voto comunque ampiamente favorevole alla modifica del Piano particolareggiato del centro storico riguardante il Parco pubblico e l’autorimessa (24 sì, 6 no e un astenuto) sono stati sviscerati dai gruppi. Dal fronte rosso-verde, in particolare ma non solo, è emersa la delusione per la mancata soluzione di compromesso (più verde e parcheggi sotterranei, ma anche via Cittadella pedonale e via Borghese senza traffico di transito) che aveva convinto la Sinistra ad appoggiare l’acquisto della superficie.

Nel lanciare la volata al voto finale, il vicesindaco Paolo Caroni ha ricordato gli obiettivi perseguiti dal Municipio: «Riqualificare lo spazio urbano con particolare attenzione alla Zona Incontro; ridurre l’oggettivo deficit di posteggi nel nucleo; salvare il parco pubblico; e giustificare la spesa di 6 milioni per mantenere in superficie un parco a fruizione popolare». Quanto al traffico, «non serve una riorganizzazione viaria del comparto – ha detto Caroni – e con l’autosilo vi saranno comunque dei benefici dal punto di vista del traffico parassitario».

I prossimi passi: il concorso d’architettura, e il credito di costruzione. L’investimento complessivo dovrebbe aggirarsi sui 4,5 milioni, di cui 4 soltanto per la costruzione dell’autorimessa, per 100 parcheggi, di cui circa la metà pubblici.

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