Locarnese

Aliante e aereo nel prato, fu una défaillance tecnica

Conclusa l'inchiesta del Sisi sull'aereo da traino costretto all'atterraggio d'emergenza all'Aeroporto di Locarno nel dicembre del 2015.

24 settembre 2019
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Una défaillance tecnica a livello di motore. È questa secondo il Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi) la causa dell’incidente aviatorio del 13 dicembre 2015, all’Aeroporto di Locarno. Incidente conclusosi fortunatamente senza vittime né ferimenti. Quel giorno, poco prima delle 12, un monomotore da traino di fabbricazione francese con ai comandi un pilota svizzero esperto di questo genere di voli si lancia sulla pista in erba per portare, in quota, un aliante, a bordo allievo e istruttore di volo a vela. Operazione ripetuta più volte senza problemi quella mattina. I due aeromobili si sollevano da terra. Appena staccato il carrello dalla pista, l’aereo da traino ha però un improvviso calo di potenza. Il motore addirittura si spegne. L’istruttore dell’aliante capisce che c’è qualcosa che non va nel velivolo che lo precede e sgancia il cavo di traino del suo velivolo, il quale effettua un atterraggio d’emergenza da una quota di 500 metri su un prato falciato in fondo alla pista, all’interno del perimetro aeroportuale. I due occupanti escono illesi dalla manovra d’atterraggio, l’aliante è intatto. Il monomotore, invece, termina la sua corsa qualche centinaio di metri oltre la fine della pista, anch’esso su un prato, ma dopo aver toccato terra finisce contro un piccolo terrapieno ai bordi di una strada agricola. Il pilota lascia indenne l’abitacolo, il muso dell’aereo è seriamente danneggiato.

Le condizioni meteorlogiche, riporta il rapporto del Sisi a complemento d’informazione, quel giorno erano buone. Per capire cosa non ha funzionato, viene esaminato il motore dell’apparecchio. Dai controlli è emersoche negli ultimi tempi, a causa di motivi sconosciuti, la perdita di potenza si è ripetuta più volte prima dell’incidente. Vi sono comunque state delle opportune riparazioni e sostituzioni di pezzi. L’inchiesta ha stabilito che l’arresto del motore di spinta è comunque la conseguenza di un guasto tecnico. Con molta probabilità, la perdita di tensione è stata originata dall’interruzione dell’allacciamento del cavo di massa al regolatore. Secondo le conclusioni del Sisi, il pilota ha comunque agito correttamente, anche perché la mancanza, tra gli strumenti di bordo, di una spia luminosa d’avviso del gestore di tensione gli ha impedito di capire, subito, cosa stesse succedendo.

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