Locarnese

Cardada-Cimetta, un biscione 'adrenalinico'

La Cit intende incrementare l'offerta puntando su una maxi pista da scivolo da percorrere seduti in una 'ciambella' gonfiabile. Una 'prima' ticinese.

((Foto Neveplast))
21 settembre 2019
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A Bosco Gurin una slittovia (di prossima inaugurazione) e una fune tirolese (per la quale bisognerà, invece, attendere ancora qualche mese). E a Cardada, altra stazione di montagna gettonatissima, cosa si muove?

Sulla vetta locarnese l’offerta di intrattenimento per grandi e piccini ha la forma di un biscione e risponde al nome di “summer tubing”. Si tratta di una maxi pista da scivolo, da percorrere a gran velocità seduti in un “ciambellone gonfiabile”, assaporando l’ebbrezza di curve paraboliche e pendii. Il tutto, ovviamente, sempre nel segno della massima sicurezza. Adrenalina pura, tanto per non sbagliarsi di registro. Adagiata sui prati, la pista andrà a costituire sicuramente un’attrattiva per chi è alla ricerca di un’esperienza avventurosa.

Per i suoi promotori, la Cardada impianti turistici (Cit), questa allettante proposta non implica, innanzitutto, l’investimento di ingenti capitali, dal momento che nel tubing estivo si scivola su un normale tracciato a base di materiale plastico, molto resistente, semplicemente adagiato su un fondo erboso. Non servono quindi interventi correttivi dei terreni, né tantomeno ancoraggi, corrente elettrica o acqua; la sua costruzione modulare, inoltre, consente di raccorciarne e allungarne la lunghezza in ogni momento, rendendo possibile realizzare piste a piacimento. «Dell’idea si è parlato in occasione dell’ultima assemblea – spiega Luca Jardini, direttore della Cit –. Siccome la stagione invernale, a Cimetta, è condizionata dall’apertura, o meno, delle piste da sci da parte dello Sci club e visto che gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo ritenuto opportuno farci trovare pronti con un’alternativa interessante e di richiamo, in grado di assicurarci introiti finanziari. E questo non solo durante i mesi freddi, bensì sull’arco di tutto l’anno, dal momento che la pista può essere piazzata anche su fondo innevato». Per il nostro cantone, si tratterebbe di una “prima”. Al lato pratico, si parla di un “serpentone” di gomma di circa 70-80 m, con un tappeto mobile da posare per consentire la risalita degli utenti al punto di partenza.

Si punta anche sulle mountain bike, in primavera torna la gara

Questa novità assoluta, è facile immaginarlo, richiamerà le famiglie in gran numero: «La nostra idea è quella di proporre un’attrattiva originale, che le altre stazioni turistiche non hanno, in modo da evitare doppioni. Nei primi anni 2000 avevamo pensato a una slittovia ; il progetto era poi stato abbandonato perché, a quei tempi, la priorità era costituita dal risanamento dell’azienda. Ora, con questa nostra idea che intendiamo concretizzare, abbiamo a disposizione una carta da giocare sulle 4 stagioni. Stiamo lavorando al progetto, con sopralluoghi e rilievi, in modo da poter avere tutta la documentazione per una domanda di costruzione.

Non da ultimo, grazie alla collaborazione dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e valli, stiamo migliorando anche l’offerta nel campo delle mountain bike. Nella primavera – conclude Luca Jardini – verrà riproposta la gara delle e-bike (Wes world e-bike series) e la rete dei sentieri si sta ampliando».

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