Ascona

'E se fosse il Cantone a rilevare le Isole di Brissago?'

In volo con un drone sulle Isole di Brissago nel m
(Stsn)
4 aprile 2017
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“E se fosse il Cantone a rilevare la proprietà delle Isole di Brissago?”. La proposta, in una lettera aperta diffusa ieri, viene lanciata dalla Società ticinese di scienze naturali (Stsn), che già si era espressa pubblicamente l’11 ottobre scorso sul destino del Parco botanico del Cantone Ticino. Una presa di posizione che vuol essere in parte una risposta a quanto apparso sul 'Cdt' il 22 marzo, relativo alle due controfferte inoltrate dai Comuni comproprietari (Ascona, Ronco sopra Ascona e Brissago) in seguito alla proposta del Cantone di cedere la sua quota parte. Oltre alle maggiori richieste finanziare all’indirizzo di quest’ultimo, è stata ventilata la proposta, peraltro già espressa in passato dalle stesse autorità comunali, di togliere il vincolo di mantenimento del Parco botanico se non ci fossero contributi finanziari maggiori del Cantone. “Dal punto di vista della Stsn – si legge nella lettera firmata dalla presidente Manuela Varini – si tratta di dichiarazioni molto forti, che pongono una grave ipoteca su quello che sarà, o non sarà, il futuro delle Isole di Brissago”. Vista la mancanza di volontà da parte dei Comuni comproprietari di prendersi a carico gli oneri necessari per la gestione del Parco botanico, la Stsn a questo punto “ritiene che solamente il Cantone avrebbe la possibilità e le competenze per garantire non solo la conservazione del Parco botanico ma anche il rilancio delle Isole, facendole continuare ad essere a tutti gli effetti il gioiello del Lago Maggiore”.

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