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Chiusure a Bellinzona: ‘Affitti alti in centro da discutere’

Il municipale Fabio Käppeli ritiene che per i proprietari di immobili sia sicuramente vantaggioso avere gli spazi occupati, seppure con entrate inferiori

‘La città resta attrattiva, come dimostrano le nuove aperture o l’insediamento di società importanti’
(Ti-Press)
5 aprile 2024
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«Il fatto che ci siano delle chiusure di attività storiche e apprezzate dai bellinzonesi spiace ed è un segnale non ci lascia indifferenti». Fabio Käppeli, capodicastero Finanze, economia e sport è dunque consapevole della preoccupazione che aleggia fra i commercianti del centro storico e mette l’accento sull’importanza di avere «un dialogo costruttivo dal quale possano emergere proposte e iniziative per il bene della città». Dialogo che permette di tematizzare misure concrete per andare incontro ai commercianti in difficoltà: oltre ad agevolare l’utilizzo del suolo pubblico, non si esclude di «sensibilizzare i proprietari di immobili sulla questione affitti, un aspetto centrale quando si parla di costi troppo alti».

‘Dopo la pandemia non ci siamo più ripresi’

Ricordiamo che entro la fine dell’anno saranno almeno cinque i negozi del centro storico che chiuderanno. Una tendenza che preoccupa la presidente della Società commercianti di Bellinzona Claudia Pagliari, che su queste colonne ha auspicato un intervento della politica in tempi brevi per fermare questo andamento. Società commercianti che da parte sua organizza eventi e attività a sostegno delle attività economiche locali. Ma sembra non bastare, anche a causa del minor potere d’acquisto dei clienti da una parte e delle spese sempre più importanti per i commercianti dall’altra. Insomma, meno entrate e più uscite, una situazione che porta molti a gettare la spugna o a valutare di farlo. Come ha del resto fatto Farshad Naderi, titolare della Boutique Carulli, attiva da decenni in piazza Governo a Bellinzona. «A meno che non si presenti qualcuno che voglia riprendere l’attività, chiuderemo alla fine dell’anno o una volta esaurita la merce», conferma a ‘laRegione’. «Dopo la pandemia, non ci siamo più ripresi e abbiamo quindi difficoltà economiche». In generale, «ci vuole un grande impegno per andare avanti e non avere altri imprevisti. Altrimenti si rinuncia», rileva Naderi. E il fatto che «diversi negozi stanno pensando alla chiusura non aiuta a trovare le forze per proseguire».

‘L’importanza del servizio alla clientela’

Pur senza voler minimizzare questa preoccupazione, Käppeli tiene a sottolineare che «Bellinzona resta in ogni caso attrattiva, come dimostrano le nuove aperture di negozi (che pure ci sono anche se non raggiungono le prime pagine dei giornali) o l’insediamento di società importanti che portano molti posti di lavoro, e quindi consumatori». In questo senso citiamo ad esempio Afry che ha concentrato le sue attività nell’ex Centro al Castello in via Pellandini, insediandovi circa 200 impieghi qualificati. Impiegati che poi «frequentano ristoranti, bar e negozi e che portano quindi benefici alle attività economiche variegate del centro storico». E l’obiettivo del Municipio è proprio questo: «Mantenere un centro storico attrattivo, vivo e dinamico». Ovviamente non è scontato, visto che bisogna affrontare fenomeni su cui la Città non ha voce in capitolo e che si riscontrano anche altrove, come «la diminuzione del potere di acquisto, che mi preoccupa, o l’evoluzione dell’online, che alcune tipologie di prodotti subiscono più di altri». In questo contesto, secondo il municipale, è «importante valorizzare il servizio alla clientela che solo i negozi fisici riescono a offrire». In ogni caso «cerchiamo sempre di rimanere al fianco dei nostri commercianti che hanno un ruolo importante nell’animare la città».

Agevolazioni sull’uso dello spazio pubblico

Ma come si possono aiutare concretamente? «Dal Tavolo di dialogo sui commerci è ad esempio emersa l’esigenza di avere a disposizione lo spazio pubblico più agevolmente», sottolinea Käppeli, per cui «nei prossimi mesi intendiamo terminare la revisione dell’apposito regolamento». Per quanto riguarda gli affitti elevati nel centro storico, il municipale pensa a «un contatto ancora più intenso con i proprietari immobiliari, così da sensibilizzarli sui costi e le difficoltà a cui i commercianti devono far fronte, e fra questi c’è anzitutto l’affitto: per i proprietari è sicuramente vantaggioso avere gli spazi occupati, seppure con un affitto inferiore». Käppeli ricorda inoltre che «negli ultimi anni il Municipio ha anche cercato di valorizzare il commercio locale, ponendo l’accento sull’importanza di fare acquisti nella propria città. Proseguiremo quindi ancora su questa strada in sinergia con la Società commercianti e tutti gli altri attori». In ogni caso, «quando ci sono proposte o richieste la nostra porta è sempre aperta. È però importante che le iniziative siano concertate per essere veramente efficaci».

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