Bellinzonese

Il Comune di Blenio verso l'acquisto del Museo Cà da Rivöi

Proposta per acquisire l'antico stabile, situato nel comparto scolastico di Olivone, seconda sede del Museo etnografico della Valle di Blenio

14 marzo 2024
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Date le difficoltà accusate dalla Fondazione Jacob Piazza, il valore culturale riconosciuto allo stabile e il beneficio di essere proprietario dell'intero comparto scolastico, il Comune di Blenio è intenzionato ad acquistare la porzione di terreno di Olivone sul quale sorge il Museo Cà da Rivöi, antico edificio situato accanto a Elementari e Asilo, che rappresenta la seconda sede del Museo etnografico della Valle di Blenio di Lottigna, nonché la sede della biblioteca comunale.

Fu verso il 1960 quando, su impulso della signora Giuseppina Jacob Piazza con la collaborazione dei parroci di allora, sorse l’iniziativa di realizzare un museo locale (inaugurato nel 1969) con lo scopo di salvaguardare opere d’arte sparse in diversi edifici sacri del territorio, e allo stesso tempo esporre oggetti a testimonianza della storia locale e dell’evoluzione intervenuta dal profilo sociale ed economico. Dopo gli importanti lavori a cavallo del 2000, dal 2019, grazie a una convenzione stilata fra la Fondazione Jacob-Piazza (proprietaria del Museo), il Comune di Blenio e l’Associazione Museo della Valle di Blenio, e con il supporto finanziario del Centro di dialettologia e di etnografia del Cantone Ticino, il Museo Cà da Rivöi è passato sotto la gestione dell’Associazione. Oggi nella sezione etnografica sono esposti mobili e oggetti della vita quotidiana come pure delle tradizioni popolari autoctone, attrezzi per artigianato domestico, pastorizia e agricoltura, una vecchia cucina con il focolare e il forno del pane. L'area riservata all'arte sacra conserva invece oggetti provenienti principalmente dalla chiesa di Olivone e dagli oratori dell'Alta Valle. Il museo attrae in particolare gruppi e classi scolastiche.

“In relazione agli importanti avvenimenti che durante oltre mezzo secolo hanno permesso la realizzazione di particolari operazioni culturali che hanno arricchito il nostro territorio, è necessario porre in evidenza le importantissime azioni di mecenatismo che per molti anni hanno permesso di valorizzare testimonianze storiche che si sarebbero potute anche perdere”, scrive l'esecutivo nel messaggio che chiede al legislativo di concedere un credito di 168mila franchi per acquistare lo stabile (il cui valore a bilancio, compresi mobili e arredi, è di 755mila franchi) date le difficoltà riscontrate dal Consiglio di fondazione, sia nel ricambio dei propri membri, sia nella gestione degli immobili di sua proprietà. “La Fondazione può eseguire l’operazione di cessione in quanto, attraverso la convenzione con l’Associazione Museo della Valle di Blenio, assicura la conservazione dei numerosi reperti esposti e la continuazione dell’attività museale sotto la sorveglianza del Centro di dialettologia e di etnografia del Cantone”.

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