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Sulle note della Happy Band da dieci anni

A Sant'Antonino c’è una realtà musicale molto apprezzata. Una banda, un po’ diversa dalle classiche filarmoniche, per suonare insieme e divertirsi

27 settembre 2023
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«Quando abbiamo fondato la Happy Band non avevamo nemmeno un musicista. L’unico a suonare ero io». Sono passati dieci anni da quando Marzio Caccia, sassofonista, fondatore e presidente della banda di Sant’Antonino, si è lanciato in quest’avventura. Un’esperienza molto positiva per la realtà del paese, in grado di coinvolgere allievi di ogni livello musicale ed età, e che prosegue con l’entusiasmo e tutta l’energia che portano i giovani quando suonano assieme.

Una realtà differente dalla filarmonica tradizionale, con un repertorio musicale diverso: «Non suoniamo marce e valzer ma piuttosto musiche che possano suscitare interesse nei ragazzi; da colonne sonore di film, di cartoni animati ad alcuni pezzi più swing», spiega Caccia. Flauto traverso, clarinetto, sassofono, cornetta, tromba, trombone, corno, basso tuba, batteria, xilofono, glockenspiel. Gli strumenti non mancano e se i ragazzi non li possiedono la Happy Band può metterli a disposizione. I bambini possono iniziare a suonare già dai sei anni, con uno strumento in policarbonato, che si presenta simile all’originale ma è più leggero. «In questo modo i più piccoli possono imparare molto presto a leggere la musica e a suonare con gli altri», osserva Caccia sottolineando il fatto che anticipare l’apprendimento dello strumento comporta anche un altro vantaggio. «È risaputo, l’adolescenza è un periodo delicato. Se un ragazzo che entra in questa fase della vita ha però già un buon bagaglio musicale alle spalle, è meno probabile che decida di abbandonare lo strumento quando incontra delle difficoltà nello studio». Perché è innegabile, apprendere a suonare comporta anche una buona dose di impegno e qualche ora trascorsa davanti agli spartiti.

Il ‘sogno’ del calciatore

Quando lo sport chiede troppo già in tenera età

Al giorno d’oggi per i giovani è difficile annoiarsi, viviamo immersi in una realtà con una vasta e sempre più ampia offerta di attività per bambini e ragazzi. Nell’ambito sportivo si sta delineando sempre più la tendenza a voler scovare talenti in giovane età, ciò che porta alcune società sportive a richiedere molto impegno a bambini che frequentano appena le scuole elementari, con diversi allenamenti settimanali. Un impegno importante, difficilmente conciliabile con altri hobby, come lo studio di uno strumento musicale, che impone ore di pratica a casa.

«Molti ragazzi sono attratti dal calcio, rincorrono il sogno del campione, vedono i calciatori arricchirsi e diventare famosi. E forse pure certi genitori si fanno delle illusioni. Ai giovani viene richiesto molto tempo da dedicare a questo sport, gli allenamenti sono tanti e così, purtroppo, rimane loro poco tempo da dedicare ad altre attività, come la musica», constata Caccia. «Poi però succede che se il ragazzo non è abbastanza bravo, viene facilmente scartato dalle squadre più o meno prestigiose. Questo da noi non succede: c’è spazio per tutti e per noi è importante che i giovani possano suonare con gli altri e divertirsi», aggiunge il presidente della Happy Band facendo notare che lo studio della musica ha anche comprovati benefici a vari livelli, soprattutto cognitivi. E la musica regala anche molte soddisfazioni: «È davvero emozionante vedere suonare assieme i nostri allievi. E quando riusciamo a suonare pezzi piuttosto complessi e impegnativi la soddisfazione è tanta». Recentemente ai concerti i musicisti hanno suonato brani dei Queen, di Adele, la colonna sonora della ‘Carica dei 101’ che è uno swing, quella dei Pirati dei Caraibi e di Dumbo. Tra questi vi sono anche pezzi molto impegnativi, sia tecnicamente che ritmicamente.

Gli esordi

All’inizio la Happy Band non aveva allievi e così si era fatta conoscere tra i bambini che frequentavano le Elementari di Sant’Antonino. Se per i primi due anni l’occasione pubblica per suonare insieme era il saggio di fine anno della scuola, con la creazione della banda e la mini banda il gruppo ha potuto esibirsi anche in altri contesti. Come l’anno scorso, quando ha rallegrato i festeggiamenti per la rielezione del consigliere di Stato Christian Vitta e l’elezione del granconsigliere domiciliato in paese Evaristo Roncelli.

Lezioni con docenti diplomati

Le lezioni vengono impartite da docenti diplomati al conservatorio. «Sono molto preparati in pedagogia musicale e sanno gestire anche i più piccoli. Al momento abbiamo diversi allievi che erano già iscritti l’anno scorso e ora aspettiamo quelli nuovi, a fine settembre ci presenteremo nelle scuole e sicuramente si aggiungeranno altri interessati», rileva Caccia. Ciascuna lezione è composta da 30 minuti con strumento e 30 minuti di teoria (che viene svolta a coppie) e si tengono nelle aule delle Elementari messe a disposizione dal Comune. Dalle 16.15 nelle aule della scuola risuonano quindi le note allegre e cariche di energia dalla Happy Band, una formazione che si è consolidata in questo decennio e che ha tutte le carte in regola per continuare a crescere.

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