Bellinzonese

Una ‘Casa dello sport’ per rendere più attrattiva Bellinzona

Una struttura che offra vitto, alloggio, sala pesi e spazi per riunioni o conferenze prevista in una posizione centrale, nel futuro Campus sportivo

Il comparto del campus sportivo
(Google Maps)
25 agosto 2023
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Una ‘Casa dello sport’ che offra vitto, alloggio, ma anche ad esempio spogliatoi, una sala pesi e spazi per svolgere riunioni o conferenze. Una struttura che si troverebbe in centro a Bellinzona e che possa soddisfare i bisogni delle società sportive che arrivano in visita, ma anche di quelle locali. È questo in estrema sintesi l’aspetto principale emerso dal ‘Progetto di sviluppo strategico’ realizzato dall’Ente Bellinzona Sport in collaborazione con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi), l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) e l’Ufficio sport del Cantone Ticino. Uno studio che aveva quale obiettivo di immaginare e in seguito implementare un percorso di pianificazione e gestione in modo da centrare in maniera efficace gli obiettivi strategici e operativi della Bellinzona sportiva. E questo, in particolare, implementando un concetto di ‘Campus sportivo’ che si estenderebbe dal comparto Stadio verso la golena, attraverso la passerella del Bagno pubblico, con il Centro sportivo a nord e il Parco urbano a sud. Campus che vuole essere orientato alla sostenibilità e all’innovazione in modo da valorizzare ulteriormente quanto la Città già offre, ma che permetterebbe anche di ideare nuovi contenuti e strutture, con un occhio rivolto in particolare al turismo sportivo.

Sfruttare il potenziale inespresso

L’idea, insomma, è quella di sfruttare il potenziale attualmente inespresso per quanto riguarda lo sport a Bellinzona. Come? Attirando ad esempio società a svolgere campi di allenamento, così da occupare maggiormente le infrastrutture: la pista di atletica è infatti libera otto ore al giorno, e anche per quanto riguarda il calcio, il tennis e il nuoto vi sono spazi a disposizione. Ma per attrarre le società non bastano solo le infrastrutture: è necessario offrire un’esperienza completa, considerando anche «aspetti emotivi e sociali», così da «soddisfare le aspettative degli utenti», ha affermato durante una conferenza stampa odierna a Palzzo Civico Andrea Huber, docente-ricercatore senior co-responsabile del Bachelor in Leisure Management alla Supsi. Si tratta quindi anche di permettere di vivere momenti conviviali, svolgendo attività ricreative, portando a casa ricordi positivi.

Bagno pubblico da ‘rivalorizzare’

E in questo senso Bellinzona «è un unicum in Svizzera», ha sottolineato Andrea Laffranchini, direttore dell’Ente Bellinzona Sport. Il cosiddetto campus, con tutte le sue infrastrutture, si troverebbe infatti in un luogo con ampi spazi verdi e vicino al centro città, permettendo così ai visitatori, ma anche ai residenti, di vivere pure esperienze ricreative, di svago e storico-culturali (si pensi ad esempio ai castelli). Il centro del Campus sarebbe rappresentato dal Bagno pubblico, un luogo già molto apprezzato dai Bellinzonesi, ma forse non ancora abbastanza dai visitatori. L’idea è quindi quella di «rivalorizzarlo: stiamo riflettendo su una seconda entrata, sull’organizzazione di eventi all’interno del comparto e pacchetti turistici che comprendano anche l’accesso alle piscine», ha rilevato Laffranchini.

Sviluppo a tappe dello Stadio comunale

Ma anche lo Stadio comunale necessita di interventi, oltre quelli già effettuati: è noto che si vuole realizzare una tribuna a sud e ammodernare quella esistente. «È un comparto che merita molte attenzioni», ci ha confermato Fabio Käppeli, capodicastero Finanze, economia e sport. «Prevediamo uno sviluppo a tappe, integrando anche spazi indoor multifunzionali e sale pesi». In questo modo si renderebbe la struttura più interessante sia per la prima squadra dell’Acb, sia per le due società di atletica Gab e Sab, e pure per le società di atletica o calcistiche ospiti. Proprio per quanto riguarda il calcio vi è poi l’intenzione di realizzare campi sintetici (anche a sud del Comune) in modo da poter far fronte a una maggiore occupazione degli spazi dedicati a questo sport. Insomma l’obiettivo è quello di «diventare più attrattivi per chi arriva da fuori, generando così anche indotto e sviluppo economico. E questo ci permetterà a medio lungo termine di avere a disposizione più risorse da poi investire nelle infrastrutture sportive, con benefici anche per le società locali». Investimenti che potranno essere previsti non solo a Bellinzona, ma anche nei vari quartieri a seconda delle loro necessità.

Sinergie con progetti dell'intera regione

Si vuole quindi migliorare, senza dimenticare che a Bellinzona si svolgono già «eventi di altissimo livello (come il Galà dei Castelli) che generano un indotto non indifferente in termini di pernottamenti e di ristorazione, ma anche visibilità», ha ribadito Juri Clericetti, direttore dell’Otr-Bat. Eventi che sono «un punto di partenza e rappresentano un’occasione per far tornare le squadre e i club che vi partecipano anche in futuro». Ed è proprio per questo motivo che l’Otr-Bat punta da tempo su pacchetti turistici «con l’idea non solo di offrire infrastrutture di qualità, ma anche di far vivere il nostro territorio e la nostra cultura alla scoperta della nostra autenticità». Territorio che non si limita esclusivamente a Bellinzona: l’intenzione è infatti anche quella di «generare complementarietà e sinergie con altri progetti della nostra regione legati al turismo sportivo quali ad esempio la ‘Biasca sportiva’, i progetti che Faido e Airolo stanno portando avanti e sviluppando, senza dimenticare per la Valle di Blenio Campra e il Polisport a Olivone».

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