Bellinzonese

Luce sui correttivi a Sementina e sul futuro delle case anziani

Bellinzona: il gruppo Verdi/Mps/Fa chiede al Municipio di presentare due rapporti al Cc alla luce della sentenza di primo grado

26 gennaio 2023
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Un rapporto che illustri le misure intraprese negli ultimi anni alla Casa anziani di Sementina, misure che dal punto di vista delle strutture, del personale e della sua gestione permettano di affrontare adeguatamente situazioni d’emergenza come quelle verificatesi nel 2020. E un rapporto sul futuro delle case per anziani della Città, in particolare alla luce della prevista integrazione della struttura Greina. Entrambi da consegnare entro il prossimo 30 giugno al Consiglio comunale di Bellinzona. Insieme alla richiesta di avviare i "passi necessari per sostituire l’attuale direzione amministrativa e quella sanitaria", sono queste le due principali richieste che il capogruppo Verdi/Mps/Fa Matteo Pronzini ha inserito in una proposta di risoluzione inviata al Cc dopo la sentenza di parziale colpevolezza emessa settimana scorsa dalla Pretura penale a carico del capo Servizio anziani comunale, della direttrice sanitaria a Sementina e dell’allora capocure. Queste prime tre richieste sono rivolte al Municipio; vi si aggiunge anche quella volta a fargli ritirare il ricorso pendente al Tribunale federale contro la decisione dell’autorità di ricorso della Ssr in merito ai servizi realizzati dalla Rsi criticati dall’esecutivo. La proposta di risoluzione chiede inoltre al legislativo di "esprimere vicinanza ed empatia nei confronti dei parenti degli ospiti deceduti a Sementina". E di esprimere "il proprio biasimo nei confronti del Municipio per non essersi assunto la responsabilità politica (al di là di quelle penali) per i fatti avvenuti a Sementina che hanno sicuramente contribuito ai tragici eventi del 2020".

Fra ordini e raccomandazioni

Il testo ricorda peraltro che dal profilo penale si è di fronte a un giudizio di primo grado, cui potrebbero seguirne altri (in Appello e al Tribunale federale) qualora le parti impugnassero la sentenza della Pretura penale ed eventualmente anche le successive ai gradi superiori. Perciò il caso dal profilo penale per il momento non è affatto chiuso. "Alcune imputazioni contenute nel Decreto d’accusa sono cadute", ricorda Pronzini: "Ad esempio, il distanziamento dei residenti durante i pasti, i test Covid tardivi, o l’occupazione di personale positivo non sono state ritenute prove di colpevolezza non perché tali fatti non siano avvenuti, ma semplicemente poiché le direttive del medico cantonale si limitavano a raccomandare tali azioni; facile per la difesa far leva, da un punto di vista della stretta forma legale, su questo aspetto". Confermata invece la punibilità di altri comportamenti, quali lo svolgimento di attività ricreative in comune o l’aver permesso l’entrata di persone esterne (operai comunali per il tinteggio di un piano in quel momento vuoto). Detto altrimenti, "la non punibilità dal punto di vista penale di alcune inadempienze non significa che esse non siano avvenute, né che esse non abbiano una rilevanza dal punto di vista politico e amministrativo". Infatti tali inadempienze erano state dapprima ravvisate dall’ispettorato dell’Ufficio del medico cantonale. Parola dunque al Consiglio comunale, che si riunirà in seduta il 27 febbraio.

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