Bellinzonese

Eco-belli, per una Bellinzona più pulita

I dettagli del progetto elaborato da un cittadino e ripreso in una mozione dal consigliere Bang. Obiettivo: contrastare l’abbandono di rifiuti

Una situazione ripetutasi sovente anche dopo il lockdown in golena (foto Polti)
31 ottobre 2020
|

Un team addetto al pattugliamento nelle aree bellinzonesi. Un gruppo di persone incaricate di fare prevenzione e di sensibilizzare la popolazione sul tema del littering, l’abbandono di rifiuti in spazi pubblici. È il progetto denominato ‘Eco-belli’ che un privato cittadino ha elaborato durante la primavera/estate dopo essersi ripetutamente imbattuto, passeggiando regolarmente col proprio cane in golena, in cumuli di spazzatura abbandonata. Christian Polti ha così deciso di agire, prima di tutto ripulendo il terreno assieme ad alcuni giovani e, in seguito, sviluppando un’idea più complessa e ambiziosa, ora trasformata in mozione politica dal consigliere comunale socialista Henrik Bang. L’idea prevede anzitutto l’inserimento di una figura professionale nell’organico comunale della Città di Bellinzona, figura incaricata di fronteggiare il fenomeno. Il funzionario incaricato dovrà assemblare una squadra composta da quattro-otto elementi. I quali potranno essere scelti tra gli iscritti alla disoccupazione o al beneficio dell’assistenza sociale, oppure essere studenti o ancora persone tenute a scontare pene per reati lievi svolgendo lavori di pubblica utilità. Il loro incarico, una volta formati, sarà quello di pattugliare a coppie i siti maggiormente a rischio littering, facendo prevenzione-informazione, illustrando ai cittadini dove smaltire i rifiuti, spiegando le eventuali sanzioni per i trasgressori, rendendo attenti ai pericoli dei corsi d’acqua e segnalando all’autorità competente i casi di degrado. Come equipaggiamento potranno avere a disposizione una divisa, delle biciclette, sacchi dell’immondizia, telefono o ricetrasmittente, cartine topografiche, guanti ed eventualmente gadget e opuscoli informativi da regalare alla gente. Per il team verrà organizzata una settimana di formazione divisa tra Servizi urbani, Polizia comunale e Protezione animali. Il nome proposto da Polti per questo possibile nuovo servizio legato alla questione inquinamento è ‘Ufficio per la natura e per l’ambiente’.

Test di tre anni, poi il consolidamento

Sviluppata l’idea, Polti l’ha sottoposta a consiglieri comunali dei vari partiti. Le risposte ricevute sono state positive e dal canto suo Bang ha accettato di proporre una mozione al plenum del Legislativo a nome del proprio gruppo. Anche nel documento presentato da Bang si parla delle cause che hanno portato all’aumento del littering: sempre più cittadini mangiano direttamente per strada durante la pausa pranzo e ciò provoca un aumento dei rifiuti abbandonati. Inoltre, l’incremento della distribuzione di quotidiani gratuiti fa sì che i giornali lasciati per strada o nei parchi siano sempre di più. Secondo il mozionante gli interventi del Municipio, che ha potenziato il servizio di pulizia e raccolta rifiuti inserendo una ditta esterna, non starebbero generando i miglioramenti sperati. Secondo Bang e secondo il progetto Polti è necessario creare, soprattutto in vista della nascita del nuovo parco fluviale, un progetto pilota multidisciplinare, della durata massima di tre anni. Svolte le dovute valutazioni, se il piano dovesse centrare gli obiettivi dichiarati, esso potrebbe andare avanti nel Comune di Bellinzona a tempo indeterminato ed essere magari ripreso da altre città interessate. In soldoni, la richiesta inserita al termine della mozione è che la Città di Bellinzona si impegni a costruire, entro un anno, un progetto di lotta attiva al littering con la creazione di un responsabile specifico e di un team attivo sul territorio.

La composizione del littering e i pericoli

Il termine littering comprende i rifiuti abbandonati composti da vetro, alluminio, plastica, mozziconi di sigarette, pneumatici, elettrodomestici, resti di cibo, tappi di birra in metallo e carta. Come spiega Christian Polti nel suo documento di presentazione del progetto, questa tipologia di spazzatura è sempre più diffusa nelle zone verdi di svago e, in particolare, nelle piccole spiagge, mete per famiglie durante il giorno e per i giovani di notte. I rifiuti recuperati durante il lockdown tra fine aprile e metà giugno riguardavano soprattutto bottigliette di birra e superalcolici, posate, piatti e bicchieri di plastica, lattine, pannolini, resti di cibo, tovaglioli, giornali, carta igienica e assorbenti, oltre a sacchetti per le feci dei cani. A livello ambientale il littering può avere un impatto importante se si pensa, ad esempio, alla presenza di micro plastiche nel fiume Ticino, dannose per la fauna ittica, oppure all’aumento del numero di  animali come i ratti, che rende necessarie costose opere d'intervento. A livello economico, eventuali situazioni di degrado provocate dalla presenza di spazzatura potrebbero provocare una diminuzione del numero di turisti. Settore, quello del turismo, per il quale la città di Bellinzona è intenzionata a investire.  Lo scopo del progetto è quindi quello, in prima battuta, di prevenire il fenomeno del littering e poi, in seguito, nel corso dell’inverno, di organizzare momenti informativi nelle scuole.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔