Bellinzonese

Prende forma il nuovo biotopo di Gudo

In arrivo lungo lo Stradonino due stagni e un prato da sfalcio. Fino all'anno scorso il terreno 'ospitava' una discarica di rifiuti vegetali

Il nuovo biotopo fotografato da un elicottero (Regione)
8 settembre 2020
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Giorno dopo giorno prende forma il nuovo biotopo di Gudo in fase di realizzazione in zona Vigna Lunga accanto al campo sportivo e di fronte al grande stagno demaniale. I diversi macchinari da scavo e vagliatura terra – che inizialmente facevano erroneamente pensare all’arrivo di un’altra discarica su un mappale che nell’arco di trent’anni ha subìto la presenza di più deponie illegali, ultima in ordine di tempo quella di rifiuti vegetali gestita dal Cantone proprietario del terreno – sono al lavoro per formare collinette e pozze d’acqua dove la fauna locale tipica potrà nidificare e trovare un habitat protetto. L’impianto sarà poi completato dalla trasformazione di un decadente rudere di cemento armato – risalente ancora al cantiere per la costruzione dell’autostrada – in una torretta d’osservazione: simile a quelle già presenti in più punti delle Bolle, sarà a disposizione di coloro che vorranno visitare la riserva ambientale inserita nel Piano di utilizzazione cantonale del Parco del Piano di Magadino. Ente parco che dal canto suo ha posto in cima alle sue priorità, insieme ad altri interventi, la rivitalizzazione di talune aree protette. Come spiegato dalla ‘Regione’ lo scorso 18 giugno, nei 13’500 metri quadrati situati lungo lo Stradonino troveranno spazio due stagni con ambienti umidi e golenali e un prato da sfalcio. L’investimento complessivo di 400’000 franchi sarà coperto per il 75% dalla Confederazione. Il Cantone, committente, ha colto l’occasione per implementare tramite il proprio Ufficio natura e paesaggio anche un’azione temporanea di vagliatura del terreno contaminato da piante neofite invasive che vanno estirpate. La terra bonificata che ne risulta viene ridepositata nei luoghi di prelievo, mentre l'apparato radicale estratto viene smaltito nel termovalorizzatore di Giubiasco insieme al materiale di sfalcio.

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