Bellinzonese

Buon carnevale (in ritardo): a Bellinzona regnano i coriandoli

Centro gremito per l'apertura del Rabadan, slittata mezz'ora a causa di un principio d'incendio che ha impedito l'accesso a Piazza Nosetto da via Camminata

Chiavi della città in mano a re Rabadan (Ti-Press/Crinari)
20 febbraio 2020
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L’inno Rabadan, solito a dare il via alla cerimonia d’apertura, parte con mezz’ora di ritardo a causa del principio d’incendio in un negozio di via Camminata, proprio a due passi da una gremitissima piazza Nosetto. Dove la folla (ancor più ammassata a causa della chiusura della via per quasi un’ora) attende impaziente uno dei momenti più attesi della sei giorni di bagordi nella Turrita.

Il regno di Re Renato Dotta inizia alle 21.30 quando il sindaco Mario Branda gli consegna le chiavi della Città, dando ufficialmente il via alla 157esima edizione. Una consegna preceduta dal saluto del presidente della Società Rabadan Flavio Petraglio; bicchiere in silicone riutilizzabile alla mano, ha esortato i presenti ad utilizzarlo. Dopo le polemiche che hanno tenuto banco nelle ultime settimane, solo al termine della sei giorni di bagordi sarà possibile capire quanto il popolo del Rabadan avrà seguito le misure – compreso il bicchiere biodegradabile e le i 33 punti di raccolta differenziata – volto a ridurre l’impatto ambientale di una manifestazione che ogni anno genera 40 tonnellate di rifiuti.

Re Dotta chiama la regina Elisa e le damigelle. Sulla balconata la corte al gran completo celebra simbolicamente il matrimonio della pro-nipote dello storico Re Rabadan Primo Beltraminelli. Tutto è pronto. I coriandoli ricoprono la piazza, attacca la guggen. Su la maschera e buon divertimento.

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