Bellinzonese

Bellinzonese e valli: corsa in salita per i partiti storici

Le liste per le elezioni comunali sono definitive. Nella regione c'è chi è alla ricerca di conferme e chi tenta di emergere

Ti-Press
12 febbraio 2020
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La polarizzazione rafforzatasi lo scorso autunno in Ticino con l’elezione agli Stati del democentrista Marco Chiesa e della socialista Marina Carobbio a scapito dei candidati di centro Filippo Lombardi e Giovanni Merlini, potrebbe conoscere un’evoluzione locale nel Bellinzonese e Alto Ticino alle Comunali del 5 aprile. Mentre nell’ultimo ventennio è stata soprattutto la Lega ad aggiudicarsi alcuni seggi nella capitale, nella cintura e in talune località di valle – talvolta da sola o in lista con indipendenti e democentristi sparsi – da quest’anno un’ulteriore avanzata della destra potrebbe manifestarsi a seguito di una migliore organizzazione dell’Udc sul territorio. Idem i Verdi, che usciti vivi dalla cabina telefonica in cui li aveva messi anni fa Giuliano Bignasca, stanno conoscendo un’avanzata in linea con la maggiore sensibilità ambientale.

Il 'caso' di Acquarossa

Plr, Ppd e Ps sono avvisati. Dopo la nuova sezione Udc di Bellinzona, costituitasi insieme all’aggregazione, altre si sono formate e altre ancora andranno a costituirsi nelle prossime settimane prima dell’appuntamento con le urne, proprio dove in questi giorni sono stati presentati i candidati al Municipio e al Consiglio comunale, sia insieme alla Lega, sia con liste civiche ‘pure’, sia con altri partiti come nel caso del Ppd di Blenio. Un esempio lampante arriva da Acquarossa: mentre le forze storiche stavano organizzando le tacite per la seconda volta consecutiva, all’ultimo si è palesata la lista Lega/Udc che ha scombussolato le carte col giovane candidato Noel Del Siro pronto anche a costituire la sezione democentrista. Altre sezioni – annota il coordinatore Udc Bellinzonese e Valli Simone Orlandi – sono appena nate o in procinto di costituirsi ad Arbedo-Castione, Cadenazzo, Lumino, Riviera, Biasca, Serravalle, Blenio, Pollegio, Faido e Airolo: «Essere attivi e riconosciuti sul territorio con strutture bene organizzate ci consente di conoscere i cittadini e i problemi con cui sono confrontati, così da individuare risposte e soluzioni».

Critiche dai quartieri

D’altronde quello del ‘presidiare il territorio’ è il mantra che il Plr di Bellinzona ha adottato in vista di aprile. La corsa dei liberali-radicali è in salita per la rinuncia a ricandidarsi del vicesindaco Andrea Bersani (tra i favoriti a subentrargli il giovane deputato Fabio Käppeli), ma anche per le tante sollecitazioni giunte all’esecutivo anche dai quartieri di fede Plr dove il grado di soddisfazione post-aggregazione fatica su talune questioni a raggiungere la nota 5. Gioco facile potrebbe avere in tal senso l’ex sindaco Brenno Martignoni (oggi Udc dopo essere stato Plr, Noce e altro) capace di smarcarsi invocando più fantasia nella progettualità. E, mentre la locomotiva Branda non sembra temere rivali, il Ps con la rinuncia di Roberto Malacrida e la perdita degli ex alleati Verdi è alla ricerca di conferme. Molto dipenderà dalla capacità di critica – in campagna tutto o quasi è permesso – della cosiddetta opposizione formata da Verdi e Forum Alternativo, Lega e Udc, nonché Mps.

Chi attende risposte sono la Media e Alta Leventina che salutano i sindaci uscenti di lungo corso di Faido (Ppd), Quinto (Plr) e Airolo (Ppd). Mentre chi ambisce al colpaccio è il Ppd di Lumino messosi in evidenza con varie iniziative proprio ora che il sindaco Plr Curzio De Gottardi rinuncia a sollecitare un nuovo mandato.

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