Bellinzonese

Semine: i ritrovi serali dei giovani disturbano ancora

Polizia e municipali di Bellinzona parlano però di situazione sotto controllo. Andrea Bersani: ‘Fenomeni impossibili da arginare del tutto’

Ti-Press
8 gennaio 2020
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Gang giovanili di nuovo in azione al quartiere Semine? Il tema non è nuovo ma, complici probabilmente le vacanze scolastiche, sono state notti poco tranquille quelle delle ultime due settimane, stando a quanto ci racconta un abitante della zona ormai esasperato dalla presenza di questi gruppi durante le ore serali. «Motorini “truccati” che sfrecciano a tutta velocità nella zona 30 e anche sul percorso ciclopedonale, biciclette che trovano in zona scaraventate a terra, bottiglie di alcolici e lerciume ovunque, vomito nel sotterraneo delle scuole». Queste in particolare le segnalazioni che ci vengono riportate. E in aggiunta: donne delle pulizie attive alle scuole comunali durante gli orari serali che si chiudono dentro intimorite dagli insulti e dai gesti osceni effettuati dal gruppetto di ragazzini attraverso le vetrate. Il luogo di ritrovo rimane quello attorno alle Elementari dove passando via, ci spiega l’abitante, a volte si sente un forte odore di canapa. Come spiega da noi contattato il comandante della Polizia comunale di Bellinzona Ivano Beltraminelli, le segnalazioni sono poche ma effettivamente gli agenti eseguono degli interventi. «È una zona che teniamo sott’occhio ma non abbiamo segnali che la situazione stia degenerando», aggiunge. Nonostante gli interventi risulta però difficile cogliere in flagranza di reato i protagonisti di questi episodi. «C’è sempre qualcuno che fa da palo e quando arriva la polizia se ne vanno», racconta la nostra fonte. Dal canto suo la direttrice delle scuole Zona gialla (che comprende le Semine) Leonia Menegalli spiega che la situazione sembra migliorata rispetto al passato, quando avevamo riferito di 180 litri di rifiuti raccolti dalla donna delle pulizie al termine di ogni weekend. Conferma però che durante il giorno alcuni adolescenti sono stati invitati a lasciare il sedime delle scuole e ascoltare musica e fumare altrove. Nessuna segnalazione fuori dalla norma è giunta nemmeno al capodicastero Opere pubbliche e ambiente Christian Paglia, come ci conferma lui stesso.

«Non ho elementi per dire che siamo di fronte a una situazione fuori controllo», risponde alla ‘Regione’ il capodicastero Sicurezza Andrea Bersani. Il vicesindaco spiega che le forze dell’ordine sono sollecitate in diversi periodi dell’anno in varie zone della città: oltre a qui anche allo Spazio Aperto, al quartiere Sagittario e al Mercato coperto di Giubiasco, così come in piazza Collegiata nel centro storico. «Si tratta di fenomeni che è impossibile arginare del tutto, si cerca di intervenire dove si può», aggiunge.

Videosorveglianza: ancora pendente il ricorso della Città al governo

Se l’illuminazione esterna delle scuole Semine era stata potenziata a settembre 2018 con l’intento di contribuire a rendere più sicura la zona, è ancora tutto fermo per quanto riguarda l’ipotesi avanzata a un certo punto dal Municipio di posare delle telecamere per sorvegliare la situazione. È infatti pendente un ricorso inoltrato diversi mesi fa dalla Città di Bellinzona al Consiglio di Stato sulla decisione presa dalla Sezione enti locali (Sel) a proposito del nuovo Regolamento valido nel Comune aggregato votato dal Legislativo a febbraio 2019. Accogliendo il preavviso dell’incaricato cantonale della protezione dei dati, la Sel ha infatti imposto alcune modifiche del regolamento che non sono andate giù al Municipio. Da qui la decisione di ricorrere e da allora, con la base legale sospesa, non sono state posate nuove postazioni di videosorveglianza.

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