Bellinzonese

La Città di Bellinzona diventa mamma dei Castelli

Via libera del Consiglio comunale alla nuova convenzione con il Cantone per la loro gestione. Bocciato l'emendamento del consigliere leghista Deraita

Ti-Press
25 novembre 2019
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Dettagli rossi per solidarizzare e denunciare la violenza contro le donne. L’iniziativa del gruppo Unità di Sinistra ha colorato i banchi del Consiglio comunale di Bellinzona (Cc) riunitosi questa sera in concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne; occasione per la consigliera Ps Lisa Boscolo di consegnare una mozione sul tema e di riflettere sulle 24 donne uccise lo scorso anno in Svizzera e simboleggiate da una sedia con nastro rosso posta davanti al Municipio.

Convenzione a due, non più a tre

Un altro tipo di rosso, questa volta legato agli scoperti finanziari, ha portato invece sui tavoli del Legislativo la nuova convenzione sulla gestione dei tre Castelli patrimonio Unesco – chiamati la “Fortezza di Bellinzona” – approvata ieri sera con 44 voti favorevoli, cinque contrari e due astenuti. A seguito del buco di 580mila franchi venuto alla scoperto lo scorso anno, ricordiamo, è stato proposto un accordo non più a tre, bensì a due parti tra il proprietario (Cantone) e la Città, che diventa responsabile della loro gestione. Se formalmente questa è la principale differenza, in pratica l’Organizzazione turistica regionale (Otr) Bellinzonese e Alto Ticino continuerà a occuparsi di quello che faceva finora tramite l’assegnazione di compiti operativi. “Una visione nuova, dinamica e ottimamente strutturata, senza possibili sorprese”, l’ha definita a nome del gruppo Plr Tiziano Zanetti.

In caso di perdite, ricadranno sulle casse comunali

A opporsi invece cinque consiglieri del gruppo Lega-Udc-Indipendenti, il cui rappresentante Giulio Deraita ha proposto un emendamento (sostenuto solo da 7 consiglieri) sulla suddivisione delle eventuali perdite nella gestione. Se da una parte i guadagni vengono condivisi tra i tre enti che hanno coperto il “buco” lo scorso anno, ha fatto notare Deraita, la nuova convenzione prevede che eventuali perdite se le sobbarchi tutte la Città. Nel doppio ruolo di relatrice del rapporto della Commissione della Gestione che sosteneva il messaggio e di capogruppo, la leghista Lelia Guscio ha ricordato che è stato il suo partito a portare alla luce i problemi finanziari accumulati negli anni dalla precedente gestione in mano all’ente turistico.

Info point in arrivo in piazza Collegiata

La convenzione – si legge nel rapporto commissionale in cui viene sottolineato che si tratta di una soluzione transitoria di massimo 5 anni in attesa dell’implementazione del progetto di rilancio – dimostra che la Città vuole fungere da leader nella loro gestione e vigilanza. Un cambiamento che non modifica i contributi cantonali ma che di fatto scioglie la Commissione tripartita criticata a causa dello scoperto: dal 2020 un gruppo di lavoro comunale e il Municipio avalleranno le decisioni importanti. “I Castelli meritano la nostra attenzione e di essere valorizzati dalla Città”, ha detto il sindaco Mario Branda. spiegando che il Municipio è consapevole della responsabilità a cui va incontro. E, ha aggiunto, una volta ripagati i crediti versati per sanare il buco, gli utili saranno a disposizione per la loro valorizzazione, che prevede anche l’apertura di un infocentro nello stabile Banca Stato in piazza Collegiata.

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