Bellinzonese

Le majorette bellinzonesi diventate campionesse

9 agosto 2017
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L'immaginario collettivo lo ricorda ai suoi albori, quando le majorette sfilavano davanti al carro di Re Rabadan; oggi invece, riconosciuto anche da Swiss Olympic, il twirling è una disciplina sportiva che coniuga capacità ginniche e artistiche a doti nell’utilizzo del bastone. La società dello Sport Twirling Bellinzona, attiva da quarantacinque anni, è l’unico sodalizio su suolo ticinese e sempre si distingue sia a livello nazionale che internazionale: una folta rappresentanza della squadra della Turrita si trova a Porec, in Croazia, per partecipare all’International Cup – una sorta di Coppa del mondo che prende il via oggi – e confrontarsi con atleti provenienti dai più blasonati Paesi appartenenti all’universo del twirling. L’auspicio è quello di impreziosire ulteriormente il già ricco palmarès. Per la stagione 2017, quattro titoli nazionali sono stati attribuiti alle atlete di Bellinzona: Team Junior (9 ragazze da 12 a 18 anni), Artistic Twirl (singolo), Freestyle senior (singolo), Artistic pair (duo). Gli ultimi allori, in ordine di tempo, sono giunti a inizio luglio con la partecipazione di cinque atlete ticinesi al Campionato europeo svoltosi a Busto Arsizio; in quell’occasione Alessandra Ostini, nella disciplina freestyle senior, ha ottenuto il quattordicesimo rango assoluto (su quaranta), mentre Noemi Balascio, Laura Barelli, Letizia Priore e Giulia Tatti, membri della squadra nazionale, hanno ottenuto una medaglia di bronzo nella categoria gruppi artistici. Risultati che vanno a sommarsi ad altrettanti successi ottenuti in passato; come il titolo europeo di Paolo Taborelli, la finale mondiale del duo junior formato da Diago Mariotta e Micaela Venzi e le medaglie internazionali inanellate dall’attuale punta di diamante Alessandra Ostini.

Costanza ed elasticità… Per tutti

Oltre a Noemi Balascio, Martina De Girolamo, Letizia Priore, Giulia Tatti, Chiara Trisconi, Ginevra Trisconi, Nina Filliger e alle monitrici Alessandra Ostini e Letizia Scanga, su territorio croato in qualità di giudice internazionale rappresenterà i colori rossocrociati anche Massimo Ostini. A lui abbiamo chiesto cosa distingue questa disciplina da altre. «Il significato di twirling deriva dal verbo inglese “to twirl” che significa roteare, quello che deve fare il bastone. La differenza sta tutta qua: l’uso dell’attrezzo – ci spiega –. Il twirling usa i movimenti ginnici della ginnastica ritmica e alcune figure di quella artistica, ma si può anche associare al pattinaggio artistico per la complessità delle coreografie e l'utilizzo della musica». Per raggiungere un alto livello nel twirling, aggiunge il giudice internazionale, le ore di allenamenti settimanali devono essere molte, «almeno una decina a settimana». Il grande limite, continua Massimo Ostini, sono però le strutture. «La maggior parte risulta essere troppo bassa. Un twirler dovrebbe infatti potersi allenare in palestre alte almeno 12-13 metri». Sull’età ideale per iniziare non ci sono regole anche se, come per molte attività, prima si inizia meglio è. «Chi è dotato naturalmente di una certa elasticità avrà un vantaggio, ma rimane comunque aperto a tutti», spiega il giudice bellinzonese. Per chi volesse provare, informazioni sugli allenamenti che riprenderanno a inizio settembre si trovano su www.twirlingbellinzona.ch

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