Archivio

Cannabis light: 'Buone notizie, ma quella legge...'

(Tatiana Scolari)
28 agosto 2017
|

«Sembrerebbe che la chiesa stia tornando al centro del villaggio». Sul tema canapa il granconsigliere Plr Fabio Käppeli sorride due volte. La prima perché, rispondendo al suo collega di partito e in parlamento Giorgio Galusero, negli scorsi giorni il Consiglio di Stato ha ricordato che il principio della «libertà economica» vale anche per la coltivazione sul Piano di Magadino della cannabis light, quella che contiene meno dell'1 per cento di Thc, il principio psicoattivo dell'erba. La seconda volta, invece, Käppeli sorride perché la Commissione della concorrenza (Comco) ritiene “che potrebbe essere problematico” vietare la vendita di questo prodotto legale solo in Ticino, appellandosi alla Legge sulla coltivazione della canapa e sulla vendita al dettaglio dei suoi prodotti (Lcan). Il rischio, sostiene la Comco, è quello di cozzare contro la Legge sul mercato interno.  «La commissione, che spero intervenga presto, solleva un aspetto molto importante relativo al mercato interno. Ma la LCan – osserva il deputato Plr – mi pare ponga anche altri problemi». Quali? «In primo luogo, considerato che la competenza a legiferare in materia di stupefacenti è federale, l'esistenza di tale normativa cantonale è già di per sé singolare». Al di là di questo, continua Käppeli, «la LCan mira a reprimere il diffondersi della canapa vera e propria, quella stupefacente. La cannabis light però non viene, a giusta ragione, ritenuta uno stupefacente. Perciò non mi sembra del tutto corretto applicare la LCan a questa fattispecie».

Intanto sul fronte coltivazione si aprono spiragli: rispondendo all'interrogazione di Galusero, il governo ammette che va trovato un equilibrio, rispettando in ogni caso il principio costituzionale della libertà economica. Ergo: si può coltivare la cannabis legale. «La risposta del Consiglio di Stato mi sembra rassicurante. Non posso però non essere sorpreso nel constatare la rapidità con cui è arrivata, mentre la mia interrogazione a 360 gradi sul tema e firmata da 34 deputati – conclude Käppeli – giace nei cassetti ormai dall'ottobre dello scorso anno».

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔