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Cannabis light, il governo: 'Va garantita la libertà economica. E non siamo più ai tempi dei sacchetti profumati'

(Francesca Agosta)
25 agosto 2017
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Ci vuole “un delicato lavoro di mantenimento dell'equilibrio tra la libertà economica da una parte e la promozione di una produzione diversificata e la garanzia dell'approvvigionamento della popolazione”. In tal senso sul Piano di Magadino (e non solo) si potranno coltivare melanzane e pomodori  assieme alla canapa. Lo si potrà fare rispettando “tutte le normative in vigore” e al contempo tutelando la libertà economica, diritto “sancito dalla Costituzione federale”. Il Consiglio di Stato ha risposto alll'interrogazione del granconsigliere Plr Giorgio Galusero. Ha risposto, esprimendosi forse per la prima volta sul tema 'cannabis light'. Perché da quando in Svizzera sono legalmente in circolazione le 'sigarette alla Maria' con un Thc  (la sostanza psicoattiva) inferiore all'1 per cento, la foglia a sette punte è tornata a infiammare il dibattito politico. Con Galusero che, nello specifico, si interrogava sullo spuntare di coltivazioni di canapa sul Piano di Magadino. Rispettano la legge? Che controlli vengono effettuati?

Nella sua risposta il governo ricorda dapprima “quanto avvenuto agli inizi degli anni 2000, periodo nel quale il Ticino fece da sfondo alla vendita di canapa” camuffata da 'sacchetti profumati'.Tempi difficili per la lotta alla droga, tempi certamente da considerare passati. “L'interesse dimostrato in questi ultimi mesi verso la fetta di mercato della canapa comunemente chiamata 'light' non presenta ad oggi  – scrive infatti il Consiglio di Stato – un intento contrario alle normative, né vi sono elementi per ritenere che voglia essere uno stratagemma per infrangere la legislazione federale sugli stupefacenti”. Tutto bene insomma. Senza dimenticare che il Ticino, in materia di 'Maria', “può contare su una specifica legge e il relativo regolamento, ciò che ci pone già in condizione privilegiata per il monitoraggio dell'evoluzione del fenomeno”.

Concorrenza estera

Dalla risposta all'interrogazione emerge poi un altro fenomeno: i produttori di cannabis light importano sempre più l'erba dall'estero. “Recentemente – si legge – sono state censite importazioni di canapa a basso tenore di Thc dall'estero, la quale, stando alle fatture presentate per lo sdoganamento, è acquistata a un prezzo nettamente inferiore all'attuale prezzo della produzione del mercato svizzero”. Ciò prefigura forse un “cambio di tendenza da parte dei produttori di prodotti derivati. Se ciò avvenisse, le preoccupazioni dell'interrogante – conclude il governo – sarebbero rapidamente superate dagli eventi”.

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