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La riserva Val Porta

Ricca di biodiversità

La Val Porta in tutto il suo splendore e con vista sul Lago Maggiore
(© Luca Pagano)
7 gennaio 2023
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La Val Porta è una valle laterale della Verzasca piena di sorprese, ricchezze naturalistiche e storiche, da scoprire attraverso i suoi sentieri, nella quale nel 2016 è stata istituita l’omonima riserva forestale. Già il suo nome particolare è fonte di ipotesi storiche e leggende che rendono questo territorio speciale e intrigante: si pensa infatti che nel passato, sul ponte che attraversava il riale che scende da questa valle e che risultava un passaggio obbligato per la gente che voleva entrare in Verzasca, era situata una porta che fungeva da "dogana" per chi saliva verso Vogorno e che il nome di questa valle laterale derivi da questa peculiarità. Grazie a questo espediente parrebbe inoltre che la Valle Verzasca sia stata risparmiata da alcune epidemie di peste che hanno flagellato l’Europa nel passato (tratto da "Il prete rosso" di Giuseppina Togni). Le sue singolarità non si fermano però qui, in questa pagina proverò a riassumere le caratteristiche e peculiarità della Val Porta più interessanti; ma il suo variegato e affascinante mondo si può apprezzare appieno solo incamminandosi lungo l’interessante sentiero escursionistico-didattico della riserva forestale.

La riserva forestale

La riserva forestale della Val Porta copre un’area di 641 ettari suddivisa in differenti formazioni forestali: si parte dai boschi misti di latifoglie a bassa quota per poi entrare nella faggeta, che costituisce la formazione forestale di gran lunga predominante, fino ad arrivare a lariceti e abetine delle alte quote passando per differenti tipologie di boschi pionieri. La sua istituzione è stata resa possibile grazie alla volontà del Patriziato di Vogorno e alla comunione di intenti trovata con la Sezione forestale cantonale e i vari progettisti. L’obiettivo principale, oltre a quelli naturalistici, ricreativi, didattici e scientifici, è quello di creare un’area boscata lasciata interamente all’evoluzione naturale, e di conseguenza protetta dall’intervento umano, affinché col tempo venga a crearsi uno stato prossimo a quello del bosco primario. Da questo lato la Val Porta si presta ottimamente vista la sua morfologia che ne impedisce un facile sfruttamento, già cessato da parecchio tempo in gran parte dell’area, oltre che per i suoi contenuti paesaggistici, forestali e naturalistici menzionati prima. Questa riserva fa parte di una più ampia visione: il concetto federale delle riserve forestali, dove si prevede che entro il 2030 il 10% dell’intera area forestale Svizzera sia assegnato a riserva. A fine 2019 questa percentuale si attestava al 6,5 %, c’è quindi ancora ampio spazio per nuove riserve. Il Ticino sta comunque facendo la sua parte con già 18 riserve istituite, di cui 9 di grandi dimensioni (area di protezione superiore a 500 ettari), a inizio del 2021.

Biodiversità

Grazie agli approfondimenti e rilievi naturalistici promossi dal Patriziato di Vogorno nell’ambito del Progetto di Paesaggio Val Porta, si è scovata una ricca biodiversità con la presenza di ben 60 specie di farfalle diurne, 69 di uccelli e 21 di mammiferi. Tra queste specie spiccano alcune rarità, come ad esempio fra le farfalle il leopardato Heteropterus morpheus, presente in Svizzera unicamente a sud delle Alpi, o tra gli uccelli la Civetta nana che è il più piccolo rapace notturno europeo, e la sempre affascinante Aquila reale, che si può vedere spesso volteggiare tra i cieli. Grazie al fatto che gran parte della valle è bandita di caccia si possono inoltre osservare imponenti branchi di camosci e anche qualche cervo. Per osservare lo stambecco, invece, bisogna essere molto più fortunati in quanto solo raramente alcuni individui si spingono così a sud sulla cresta tra Verzasca e Leventina. Tra la flora spicca invece la presenza, nei terreni acquitrinosi al di sopra del limite del bosco, della Drosera a foglie rotonde (Drosera rotundifolia), una pianta insettivora potenzialmente minacciata di estinzione. Durante i rilievi sono pure stati scovati due funghi mai rilevati prima in Svizzera (Xerocomellus ripariellus e Reticularia splendens) così come tre specie nuove per il Ticino: Cortinarius variipens, Cortinarius miniatopus e Lepiota sublaevigata. I funghi sono in gran parte legati al bosco e saranno sicuramente uno dei gruppi ulteriormente avvantaggiati dall’allestimento della riserva forestale. La grande diversità presente nella Val Porta è in parte dovuta anche alla sua posizione geografica. Questa valle, che inizia a 500 m e culmina a 2’442 metri di altitudine con il Pizzo di Vogorno è infatti situata nella zona di transizione tra la regione dei grandi laghi e quella alpina.

Visitatela e scopritela

Con l’istituzione della riserva forestale è stato creato un sentiero che richiede due giorni di cammino, con punto di sosta alla Capanna Borgna, pensato e segnalato appositamente per favorire la visita della Val Porta. È pure presente un percorso alternativo che riduce la durata del tragitto a circa un giorno. Va comunque ricordato che in entrambi i casi si tratta di sentieri escursionistici di montagna che richiedono una buona preparazione fisica e un corretto abbigliamento. Il sentiero parte dall’infopoint della Casa comunale di Vogorno, dove si possono trovare tutte le informazioni in merito alla riserva forestale, così come l’interessante libro "Una porta aperta sulla Val Porta" dal quale sono state prese le informazioni presenti in questo articolo. Il percorso si snoda poi nei caratteristici e affascinanti caseggiati di Rienza, Alpe Stavascio e Crapia per poi arrivare alla Capanna Borgna. La discesa invece passa per il maestoso muro che corre sulla cresta tra la cima del Sassello e Forcarella, terminato nel 1948 e creato per impedire alle capre al pascolo nella Val Porta di sconfinare sul versante meridionale e danneggiare gli alberi presenti che fungono da bosco di protezione. Nel 2023 c’è inoltre l’intenzione di organizzare una giornata di visita accompagnata della riserva, un’occasione imperdibile per scoprirne questo territorio. La data è ancora da stabilire, ma gli interessati possono tenere d’occhio il sito internet valporta.ch, dove vi sono inoltre anche tutte le informazioni sulla Val Porta, tra le quali i vari percorsi escursionistici presenti.

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