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Work in progress

Progetti globali, pieni di sfide nuove

Monitoraggio dei coralli, da parte degli esperti del Wwf
13 novembre 2021
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Il Wwf esiste da 60 anni. Nei decenni, abbiamo investito tante energie in vari progetti a livello globale. Alcuni progetti vanno monitorati costantemente, visto che di anno in anno vanno affrontate nuove sfide. Per questo motivo, abbiamo deciso di presentarvi alcuni luoghi dove il Wwf opera e verifica che gli ecosistemi siano sempre più protetti. Vi presenteremo tre progetti nei quali abbiamo raggiunto importanti successi, ma in contemporanea ci sono ancora molte sfide che ci attendono. Vi parleremo delle farfalle monarca, ma anche del progetto per salvare la lince iberica. E infine vi presenteremo un progetto pilota avviato in Nuova Zelanda e che prevede di salvare i delfini di Māui dall’estinzione. Questi sono solo tre dei tantissimi progetti che sono in corso nel mondo grazie al Wwf. L’obiettivo è proteggere, e dove è necessario, ripristinare ecosistemi. Lo facciamo mettendo a disposizione esperti, ma anche dialogando con le comunità locali. Tanti i progetti che si sono aggiunti negli anni per frenare i cambiamenti climatici e il sovrasfruttamento dei mari, per fermare il bracconaggio e il mercato illegale di animali a rischio estinzione. Tutto questo riusciamo a farlo solo grazie al sostegno di tutti voi.

Le farfalle monarca

A fine estate, in America, nell’emisfero nord, le farfalle monarca danno il via a un viaggio che le porterà a percorrere fino a 5mila km, volando dal Canada e dagli Stati Uniti al Messico centrale. Arrivando all’inizio di novembre, si riuniscono a milioni sugli abeti sacri, chiamati oyamel dai nativi, dove il microclima è perfetto per l’ibernazione. Quando giunge la primavera, inizia l’accoppiamento e a seguire si dirigono di nuovo verso nord. Purtroppo, la loro meravigliosa e straordinaria migrazione è a rischio. Poiché si raggruppano in un’area di pochi chilometri quadrati, qualsiasi cambiamento al loro habitat comporta gravi conseguenze anche su questa specie. Nel 2000, abbiamo dato il via e sostenuto l’espansione della vitale “Riserva della Biosfera della Farfalla Monarca” in Messico. E da allora abbiamo lavorato con le comunità locali e altri partner per proteggere la foresta e mantenere questo magnifico spettacolo. Fondamentalmente, vogliamo assicurarci che la gente del posto ne veda i benefici – sia che lavori come guida turistica o che venda prodotti della foresta come i funghi – senza alcun impatto sulle farfalle. Purtroppo, essendo aumentata la richiesta di avocado, è aumentata anche la deforestazione illegale per le piantagioni. Secondo gli ultimi studi, tra marzo 2019 e marzo 2020 le piantagioni illegali sono aumentate quattro volte in più rispetto all’anno precedente. Per questo motivo, continueremo a lavorare con le comunità locali in Messico per garantire che beneficino della protezione delle foreste che servono alle farfalle monarca.

La lince iberica

Siamo riusciti a salvare la lince iberica dall’estinzione nell’Europa sudoccidentale, con la sua popolazione che è passata da meno di 100 nel 2002 a più di 1’100 oggi. La lince iberica si trovava una volta in tutta la Spagna, in Portogallo e nel sud della Francia. Ma la perdita di habitat, la caccia e la diminuzione delle prede hanno spinto questo incredibile felino sull’orlo dell’estinzione. Nel 2002 se ne contavano meno di 100 individui, divisi in due sole popolazioni in Andalusia. Da allora, abbiamo lavorato con i governi regionali, le Ong, le imprese e i proprietari terrieri per salvare questo grande felino. Inizialmente, il nostro obiettivo era quello di stabilizzare ed espandere gradualmente le due popolazioni esistenti gestendo il loro habitat e aumentando il numero di conigli, la loro principale specie di preda. La seconda grande sfida è stata quella di creare nuove popolazioni. Abbiamo aiutato a sviluppare un programma di allevamento e a testare i modi più efficaci per reintrodurre le linci allevate in cattività in natura. Sono state create due nuove popolazioni in Andalusia, seguite da tre reintroduzioni. Abbiamo anche lavorato per ridurre le minacce come gli incidenti stradali e il bracconaggio. La nostra sfida oggi? La specie è ancora classificata come in pericolo. Per assicurare la sua sopravvivenza a lungo termine, abbiamo bisogno di circa 750 femmine in più. Questo equivarrebbe a una popolazione totale di circa 3’500 esemplari. In altre parole, dobbiamo triplicare i numeri attuali, il che significa creare otto nuove popolazioni. Se riusciremo a mantenere i nostri sforzi di conservazione, crediamo che questo obiettivo possa essere raggiunto entro il 2040 – assicurando il futuro di uno dei principali predatori europei.

Il delfino di Māui

La costa occidentale dell’Isola del Nord della Nuova Zelanda ospita il delfino più piccolo e più raro del mondo: si pensa che sopravvivano solo 63 delfini di Māui. Il tempo sta per scadere per salvare questo taonga (la parola Māori per tesoro), e ogni individuo conta. Così abbiamo messo a un tavolo governo, scienziati, pescatori ed esperti per aiutare questi delfini a sopravvivere. Il Māui Drone Project utilizza droni all’avanguardia, combinati all’intelligenza artificiale, sviluppata dal partner tecnologico MĀUI63, che può trovare e seguire i delfini di Māui. Ora possiamo vedere quali zone frequentano e quando, e scoprire le loro abitudini di riproduzione, con un sistema che è persino in grado di identificare coppie di madri e cuccioli. Con migliori informazioni su dove si trovano i delfini, insieme all’impegno del governo e dei partner dell’industria della pesca, possiamo lavorare insieme per proteggerli da minacce immediate come rimanere impigliati nelle reti, l’inquinamento e i test sismici, prima che sia troppo tardi. Con così pochi delfini di Māui rimasti, il loro futuro rimane precario, ma siamo determinati a fare tutto il possibile per aiutarli. I delfini di Māui sono una parte importante del patrimonio naturale della Nuova Zelanda. Ma essendo un predatore di alto livello nella catena alimentare dell’oceano, ci forniscono anche dati importanti sulla salute dell’ecosistema oceanico in generale. Se i delfini prosperano, lo stesso vale per altre specie marine e per gli habitat, e viceversa. Il primo passo è stato fatto.

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