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Russia, arrivano le cicogne

Alcune curiosità sull’uovo

La coppia storica di cicogne - © WWF Russia
4 aprile 2020
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La fototrappola del WWF ha ripreso la prima coppia di cicogne rientrata nel rilievo del bacino dell’Amur in Siberia. Il WWF Russia, infatti, da tre anni mette a disposizione delle telecamere che permettono alle persone di vedere le cicogne in tempo reale. La prima coppia di cicogne orientali è tornata al suo nido situato su una torre di trasmissione inattiva. Grazie alle telecamere messe a disposizione dal WWF, lo streaming online è disponibile sull’AmurInfoCenter, il portale d’informazione del WWF Russia. “Questa è una coppia di cicogne leggendaria che si è insediata in questo nido per più di dieci anni e ha sempre covato con successo diversi pulcini. Si tratta della stessa coppia che è rimasta nel nido dopo che l’anno scorso un terribile incendio aveva bruciato gran parte della valle. Questi uccelli hanno salvato le loro uova e hanno allevato cinque pulcini”, racconta con orgoglio Anna Serdyuk, coordinatrice senior del progetto sulle aree protette presso la sezione del WWF Russia Amur. Ricordiamo che le prime telecamere online sono state testate nella provincia di Amurskaya nel 2018 in uno dei nidi vicino al villaggio di Tambovka. Nel 2019, con il supporto del WWF Russia, sono state installate altre quattro telecamere su dei nidi. Questa stagione, la sorveglianza virtuale è stata ampliata da un altro nido su un albero del Rifugio Amurskaya. Inoltre, con l’organizzazione di Anton Sasin, coordinatore dei progetti di conservazione delle cicogne orientali presso l’ONG AmurSEU, sono stati montati quattro treppiedi artificiali per i nidi delle cicogne. “Se un albero con il nido cade, cerchiamo di montare un supporto artificiale – un treppiede fatto di tronchi con un cestino speciale fissato in cima dove la cicogna può costruire un nuovo nido. Quest’anno, all’inizio di marzo, gli specialisti della Direzione regionale delle Aree Protette hanno già installato cinque nuovi supporti per treppiedi nel rifugio faunistico Berezovsky. Mentre quattro sostegni sono stati montati nel rifugio faunistico Amursky, e nel prossimo futuro, mentre le cicogne stanno ancora tornando dai luoghi dove hanno passato l’inverno, tre treppiedi saranno consegnati al rifugio faunistico Muravyevsky –, spiega Anna Serdyuk, WWF Russia –. In totale, negli ultimi 10 anni, con il supporto del WWF Russia, nella provincia di Amurskaya sono stati installati più di 50 supporti artificiali e quasi il 70% di essi sono abitati da cicogne – questi uccelli sono abitudinari e cercano sempre di costruire un nuovo nido il più vicino possibile a quello vecchio”.

Testa d’uovo!

Si avvicina la Pasqua e allora perché non usare il tempo che trascorriamo a casa per piantare insalata nelle uova che la mamma o il papà usano per fare la frittata? Ora vi spieghiamo come fare. Per prima cosa, bisogna fare, appunto, una frittata: ma le uova vanno rotte solo sulla parte alta, in modo che si possa usare la parte bassa come contenitore. I gusci vanno sciacquati con cura e fatti asciugare. Dopodiché, possono essere riempiti con un po’ di terriccio o della torba.

In ogni uovo vanno messi pochi semi di crescione, di rucola o di altro tipo di insalatina “a taglio”. Tenete le uova “seminate” in casa in un luogo assolato e innaffiate ogni 3-4 giorni: in breve tempo le “teste d’uovo” acquisteranno una folta e verde capigliatura. Questo è proprio il momento giusto per dare loro una personalità. Una volta che è cresciuta la “chioma”, possiamo lasciarci prendere dalla fantasia. Sul guscio – sempre facendo molta attenzione – si può disegnare un bel viso e se si vuole, si può usare un contenitore delle uova per posizionare i propri personaggi uno accanto all’altro.

Lo sapevi che il guscio dell’uovo è composto di carbonato di calcio (disposto in strati orizzontali) e cheratina (disposta in strati trasversali)? Non solo: l’uovo “respira”. Lascia passare l’ossigeno attraverso una particolare struttura porosa. Dalla quale poi esce l’anidride carbonica. Infine: all’interno dell’uovo, oltre al tuorlo e all’albume c’è anche una “camera d’aria”, una membrana composta da due sottili foglietti di cheratina bianca ed elastica.

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