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Doppio fiocco azzurro

Non c’è nulla di più tenero di una madre che coccola il suo piccolo appena nato

Un bebè di gorilla mentre dorme abbracciato alla mamma - © naturepl.com / Edwin Giesbers / WWF
22 dicembre 2018
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Non c’è nulla di più tenero di una madre che coccola il suo piccolo appena nato. Lo stringe a sé, gli accarezza i capelli, controlla che stia bene e poi lo riempie di baci. Forse è una delle immagini più potenti che ci siano al mondo. E non cambia quando la mamma è un gorilla. Per noi del WWF, che lottiamo per salvare dall’estinzione questi primati così simili a noi, il Natale è arrivato un po’ prima del previsto.

A inizio dicembre è nato, infatti, un piccolo gorilla di montagna in Ruanda. La madre Ruvuma e il suo piccolo stanno bene. Il gruppo ha accolto con amore il piccolo, che cresce forte e sano. Ma non è l’unico fiocco azzurro che festeggiamo: a fine novembre mamma Indolia ha messo al mondo il piccolo Ngumu, un gorillino di pianura occidentale. Quest’ultima nascita ci ha reso particolarmente orgogliosi del nostro lavoro, perché è avvenuta all’interno della riserva Dzanga Sangha, nella Repubblica Centrafricana, dove il WWF è impegnato da anni. Auguriamo a questi due baby-gorilla di avere una vita lunga e serena.

I segreti per superare l'inverno

In inverno diversi animali vanno in letargo e attendono la primavera prima di tornare attivi. Ma non tutti si concedono questo tipo di pausa. Ve ne presentiamo alcuni, che devono affrontare due problemi: il freddo e la scarsità di cibo. Regola numero 1: la pelliccia o il piumaggio deve isolare il corpo dalle temperature esterne. Gli uccelli hanno sviluppato una strategia: si “gonfiano” da soli e lo strato d’aria tra le piume li scalda come un piumino. Non solo: in inverno gli animali evitano sforzi inutili, evitando di sprecare energia e di conseguenza di aver bisogno di più cibo.

Il toporagno

Il toporagno è un animale molto particolare. Imparentato con la talpa e il riccio, è lo stakanovista della famiglia. Praticamente è sempre attivo, deve mangiare come minimo ogni tre ore (altrimenti rischia di morire di fame) e non si ferma mai. Quindi ha creato una strategia molto particolare per superare l’inverno: il toporagno si restringe. E non è un modo di dire. Le ossa, il cranio e gli organi di questo scricciolo si rimpiccioliscono del 20% e solo così riesce a superare la stagione fredda. Poi in primavera ricresce tutto. Purtroppo non supera i 13 mesi di vita, quindi questa strategia viene usata una sola volta.

Gli uccelli

L’Università di Oxford ha effettuato una serie di ricerche su oltre 2mila uccelli scoprendo che i volatili hanno sviluppato un comportamento interessante: se trovano vermi, semini o altre cibarie, li lasciano – se al sicuro – dove sono, per poi andarli a mangiare la sera. Questo per un motivo ben preciso: se mangiassero durante il giorno, il loro corpo si appesantirebbe e rischierebbero di essere più lenti. Di conseguenza aumenterebbero le probabilità di rimanere vittima di predatori. Se invece si mangia solo la sera non si muore di fame, non si corrono rischi inutili e si superano meglio le temperature rigide della notte.

Gli insetti

 Alcune specie di insetti usano un trucco molto speciale contro il congelamento: producono una sorta di antigelo che li tiene in vita. Facile, no? Le coccinelle, per esempio, si riuniscono in gruppi e trascorrono l’inverno sotto la corteccia degli alberi o tra mucchi di foglie secche. Cadono in una sorta di ibernazione, che si chiama diapausa.

La loro temperatura corporea può scendere al di sotto dello zero, senza però che congelino. Infatti, le coccinelle sono tra gli animali che producono nei loro liquidi corporei delle sostanze (in genere zuccheri) che funzionano come veri e propri antigelo.

Piccola curiosità: i daini, invece, quando fa troppo freddo usano un trucco che conosciamo tutti. Si stringono uno vicino all’altro e si coccolano.

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