#dentroleconomia

La manualità resta imprescindibile

Nell'intervista ad Andrea Gehri, Direttore Gehri Rivestimenti SA, affrontiamo il binomio innovazione-artigianato.

29 aprile 2019
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Con un viaggio alla scoperta di imprenditori ticinesi, conosciamo profili diversi.

Lo studio BAK ha evidenziato un’economia dinamica, con una forte connotazione innovativa. Nell’artigianato in che modo si traduce quest’affermazione?
L’artigianato fa leva su componenti legate all’abilità e alla creatività. La dinamicità è senza ombra di dubbio legata alla capacità di proporre con innovazione, qualità e sostenibilità, soluzioni che incontrino i gusti del cliente e soddisfino le tendenze del mercato. Più è alto il gradimento, più è garantito il successo dell’opera creata dall’artigiano che sforna soluzioni attraverso un paziente e preciso lavoro manuale.

L’innovazione presuppone la centralità dell’essere umano, che sviluppa e crea rinnovate idee. Come incentivare maggiormente l’orientamento scolastico e professionale sulle professioni artigianali?
I giovani devono poter accedere alle formazioni artigianali e i canali per promuovere tali professioni devono essere potenziati a livello scolastico e d’orientamento. Troppo spesso i giovani vengono dirottati verso le nostre professioni, solo dopo aver sondato soluzioni alternative in settori dell’economia terziaria. La centralità dell’individuo nell’artigianato costituisce le fondamenta per sviluppare nuove idee. L’integrazione della tecnologia fa dell’artigiano un lavoratore che riesce a offrire un prodotto sempre più performante. Il potere di innovazione, tipicamente svizzero, è intriso nella nostra cultura di artigiani e dev’essere tramandato alle future generazioni.

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