Svizzera

I rifugiati ucraini vorrebbero lavorare di più

Da uno studio della Scuola universitaria professionale di Berna emerge che fra le persone con statuto S quelle attualmente impiegate sono il 15%

(Keystone)
23 gennaio 2023
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Le persone in cerca di protezione – statuto S – provenienti dall’Ucraina che lavorano sono il 15%. Il grado d’occupazione medio è del 70% e il guadagno si attesta attorno ai 4’477 franchi al mese (salario standardizzato). È la fotografia che emerge da uno studio della Scuola universitaria professionale di Berna (Bfh) commissionato dalla Segreteria di Stato della migrazione (Sem), da cui si rileva che una fetta importante di queste persone ha buone conoscenze d’inglese e dispone di una formazione terziaria. Molti soggetti vorrebbero lavorare di più. L’indagine – che ha coinvolto persone fra i 16 e i 59 anni entrate in Svizzera tra marzo e giugno 2022 – è stata svolta online fra 8mila persone che hanno ricevuto un invito scritto a partecipare. Circa duemila i questionari – con circa 30 domande – vagliati dai ricercatori.

Buona formazione

Stando a un’autovalutazione, circa il 40% delle persone – specie sotto i 40 anni – in cerca di protezione è in grado di "capire l’essenziale ed esprimersi oralmente con facilità" in inglese. Dall’indagine risalta inoltre un buon livello d’istruzione: il 94,5% ha indicato di avere una formazione post-obbligatoria, il 70% una formazione terziaria. Gli ambiti professionali più ricorrenti sono "economia, amministrazione e diritto" e "ingegneria, attività manifatturiere ed edilizia". L’indagine conferma i dati rilevati dalla Sem attraverso la piattaforma online RegisterMe per la registrazione delle persone in cerca di protezione.

L’importanza del lavoro

Il 36% degli interrogati indica di essere in cerca di un impiego, mentre un altro 36% mostra interesse per un’attività lavorativa. Il 27% ha partecipato a un programma d’occupazione o a una formazione, mentre il 15% svolge attualmente un’attività lucrativa. Tre quarti delle persone intervistate occupate vorrebbero lavorare di più. Le persone bisognose di protezione desiderano essere sostenute soprattutto nella ricerca di un impiego e nell’apprendimento di una lingua nazionale. In questi ambiti esistono già offerte dei Cantoni che beneficiano dell’appoggio della Confederazione. Queste offerte vengono portate avanti e migliorate gradualmente.

Salari e rapporti di lavoro

Da una prima valutazione dei Cantoni per il periodo luglio-settembre circa il grado d’occupazione e il salario delle persone in cerca di protezione, il tasso d’occupazione medio di queste persone con attività lucrativa è stato pari al 70%. Il 46% delle persone con statuto S attive lavorava a tempo pieno. Il 98% svolgeva un’attività lucrativa dipendente, mentre il 2% un’attività indipendente.

In merito alla retribuzione mensile media standardizzata (1/12 del salario annuale lordo per un grado d’occupazione del 100%), il salario si è attestato in media a 4’477 franchi. Per il 24% delle persone con statuto S attive, il salario lordo si è situato fra 3’000 e 4’000 franchi, per il 17% tra 4’000 e 5’000 franchi. Circa il 12% ha percepito un reddito di oltre 5’000 franchi, il 14% ha invece guadagnato meno di 1’000 franchi.

Statuto S, oltre 70mila persone

Stando ai dati della Sem diffusi a fine dicembre 2022, sono 71’618 le persone fuggite dalla guerra in Ucraina che hanno ottenuto in Svizzera lo statuto di protezione S. La disposizione è stata interrotta per 7’334 persone. A richiederlo sono state complessivamente 74’381 persone. Il Consiglio federale ha attivato lo statuto di protezione S il 12 marzo scorso. Esso consente di ottenere rapidamente il diritto di soggiorno senza dover seguire una regolare procedura di asilo.

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