Svizzera

Negozi Caritas, un 2022 da record: e non è una buona notizia

Per l‘organizzazione le ragioni principali sono l’inflazione e l’aumento del numero di rifugiati in seguito alla guerra in Ucraina: ‘È un triste record’

(Keystone)
19 gennaio 2023
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Lo scorso anno i 22 negozi Caritas che vendono beni di prima necessità sparsi nella Confederazione hanno registrato un fatturato record di 16,1 milioni di franchi, in progressione del 22% rispetto al 2021. Per l’organizzazione non governativa (ong), le ragioni sono due: l’inflazione e la crescita del numero di rifugiati in seguito alla guerra in Ucraina.

Un "triste record", afferma, citato in un comunicato diramato oggi, Thomas Künzler, direttore della cooperativa Negozio Caritas. L’esponente dell’ong, che nella Confederazione fa della lotta alla povertà la sua priorità, precisa che "l’obiettivo dei negozi Caritas non è aumentare i ricavi, bensì rispondere alla crescente domanda". Tuttavia, ogni franco guadagnato in più aiuta a offrire prodotti a prezzi ancora più convenienti.

Nei suoi negozi, Caritas propone alimenti e prodotti di uso quotidiano a prezzi ribassati per persone colpite dalla povertà. Nel 2022 complessivamente sono stati effettuati 1,06 milioni di acquisti, il 33% in più rispetto all’anno precedente.

Inflazione e rifugiati

I motivi principali dell’aumento della domanda sono l’inflazione, marcata dall’estate scorsa, e l’aumento dei profughi, in particolare in relazione all’aggressione russa dell’Ucraina. I nuovi frequentatori dei punti di vendita si aggiungono a quelli tradizionali: i cosiddetti working poor (persone che non raggiungono il reddito minimo per il sostentamento nonostante abbiano un lavoro) e gli anziani.

Per fare acquisti nei negozi Caritas serve una tessera apposita che viene fornita dagli uffici sociali pubblici, dalle istituzioni sociali ecclesiastiche e private e dalle organizzazioni Caritas regionali a persone che possono provare il loro stato di indigenza.

Nel corso dell’anno passato, i negozi Caritas hanno venduto, tra le altre cose, circa 1500 tonnellate di frutta e verdura (+30%), circa un milione di uova (+47%) e 150 tonnellate di pasta (+110%).

I negozi possono contare su accordi per poter proporre costantemente prodotti convenienti. Tra i partner figurano Denner, Migros, Nestlé, Lindt, Hilcona, Molkerei Lanz, Schwarzkopf e circa 400 altri fornitori.

I dati forniti oggi dalla ong si riferiscono esclusivamente alla cooperativa Negozio Caritas, che non dispone di punti di vendita in Ticino e ne ha uno a Coira. I negozi di Caritas al sud delle Alpi si concentrano sull’usato, come abiti e mobili. Il negozio di Pollegio vende però anche ortaggi di Catibio, l’azienda agricola dell’ong.

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