Svizzera

‘Coronaleaks’, facciamo un po’ di ordine

Fino a tre procuratori straordinari potrebbero occuparsi dell’intricata vicenda che rischia di creare seri grattacapi ad Alain Berset

Berset e il suo ex braccio destro
(Keystone)
18 gennaio 2023
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Diverse informazioni, confidenziali, dell’amministrazione federale e della magistratura trapelate ai media potrebbero presto occupare fino a tre procuratori straordinari. Qui una panoramica su chi è responsabile di cosa e quali procedimenti sono in corso a causa delle indiscrezioni

  • CASO CRYPTO: nel febbraio 2020, la Svizzera è scossa dal caso Crypto. I media riferiscono che la CIA e i servizi segreti tedeschi - BND - avevano spiato oltre un centinaio di Paesi attraverso dispositivi di crittografia manipolati dell’azienda Crypto di Zugo. Nel corso dell’indagine sul caso sono trapelate informazioni sulla bozza di un rapporto di ispezione, confidenziale, a singoli media. Le Commissioni della gestione del Parlamento hanno successivamente sporto denuncia penale contro ignoti al Ministero pubblico della Confederazione. Nel gennaio 2021, l’autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AB-BA) ha nominato un procuratore straordinario, Peter Marti, incaricato di indagare su presunte violazioni del segreto d’ufficio.
  • INDISCREZIONI CORONAVIRUS: nel corso delle sue indagini, Marti si è imbattuto in ulteriori fughe di informazioni, soprattutto in relazione alla pandemia di Covid-19. In particolare, a finire nel mirino è stato l’ex responsabile della comunicazione e stretto collaboratore del consigliere federale Alain Berset, Peter Lauener. Quest’ultimo ha trascorso anche alcuni giorni in detenzione preventiva col sospetto di aver violato il segreto d’ufficio. Nel settembre 2022, Lauener ha presentato a sua volta denuncia contro Marti per abuso d’ufficio. Il procuratore straordinario Stephan Zimmerli è stato incaricato di fare luce su questa denuncia.
  • BERSET/LAUENER/RINGIER: da questo gennaio, la magistratura ha incominciato anche ad interessarsi delle indiscrezioni riguardanti la procedura aperta contro Lauener. In particolare, ci si chiede come sia stato possibile che mail e trascrizioni degli interrogatori possano essere trapelati ai media. Il domenicale "Schweiz am Wochenende" ha riferito che Lauener avrebbe ripetutamente trasmesso all’editore Ringier informazioni riservate sulle misure anticovid adottate dal Consiglio federale. Il Ministero pubblico della Confederazione intende nominare un ulteriore procuratore straordinario affinché indaghi su questa fuga di notizie. Una decisione non è ancora stata presa.
  • SIGILLI: dopo essere stato interrogato da Marti, Lauener ha chiesto che i documenti sequestrati venissero sigillati. Ciò significa che al momento non possono essere utilizzati nel procedimento. Si tratta, ad esempio, delle mail che nel frattempo sono state in parte pubblicate in estratto sulla "Schweiz am Wochenende". La revoca di questa misura spetta al Tribunale per i provvedimenti coercitivi di Berna. La decisione può essere impugnata fino al Tribunale federale.
  • COMMISSIONI DELLA GESTIONE: la settimana prossima, le Commissioni della gestione dei due rami del Parlamento si occuperanno delle indiscrezioni riguardanti Lauener e i media durante la pandemia. Lo stesso Alain Berset - su cui grava il sospetto di essere al corrente del passaggio di informazioni a Ringier - ha affermato di voler cooperare.
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