Svizzera

Il Forum di Davos si apre in un clima di grandi incertezze

Dalla pandemia all’inflazione, passando per la guerra in Ucraina e la crisi energetica, i temi sul tavolo dell’incontro economico mondiale

Si aprono i lavori
(Keystone)
16 gennaio 2023
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Inizia oggi, 16 gennaio, l’edizione 2023 del Forum economico mondiale (Wef) di Davos (Grigioni), che torna nella sua canonica collocazione di gennaio dopo due anni sconvolti dalla pandemia. L’apertura ufficiale però, a cura del presidente della Confederazione Alain Berset, si terrà solo martedì, mentre la giornata di lunedì sarà caratterizzata dalla consegna di alcuni riconoscimenti e dai primi appuntamenti per i consiglieri federali.

A venire premiate saranno delle personalità del mondo culturale per il loro impegno per la società. Si tratta in particolare della scultrice statunitense Maya Lin e della sua connazionale soprano Renée Fleming, oltre che dell’attore britannico Idris Elba e della sua consorte e collega Sabrina Dhowe Elba.

Martedì si entra nel vivo

In termini di contenuti veri e propri, il Wef dovrà aspettare la mattinata di martedì per prendere il via, quando ci sarà il discorso del padrone di casa Berset. Il consigliere federale friburghese sarà comunque già impegnato oggi, dato che lancerà insieme a una ventina di ministri europei l’Alleanza di Davos per la cultura della costruzione.

In serata invece, spazio ad altri due membri dell’esecutivo, ovvero Guy Parmelin e Albert Rösti, che saranno a colloquio con il ministro dell’Economia e della Protezione climatica tedesco Robert Habeck. Un anno fa, le parti avevano discusso la possibilità di negoziare un accordo di solidarietà sul gas, idea che poi si è arenata e sulla quale verrà fatto il punto della situazione.

Tremila partecipanti

Nel corso di tutta la settimana, quasi 3’000 partecipanti sono attesi nella località grigionese nel quadro del Wef, tra cui oltre 50 fra capi di Stato e di governo. Il Consiglio federale sarà sul posto quasi in blocco (mancherà solo Elisabeth Baume-Schneider): i ministri hanno complessivamente in agenda almeno una cinquantina di incontri bilaterali, ma nessuna discussione con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

La riunione si svolge in un clima infarcito di incertezze: dalla pandemia all’inflazione, passando per la guerra in Ucraina e la crisi energetica. Tuttavia, fatta eccezione per il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nessun leader delle grandi potenze mondiali intraprenderà la trasferta verso Davos.

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