Svizzera

La Confederazione rischia di non dormire più sonni tranquilli

Nel Preventivo 2023 attenzione all’etica dello sport, al vino svizzero e alla protezione delle greggi contro il lupo

Le luci di Palazzo federale
(Ti-Press)
8 dicembre 2022
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I dibattiti attorno al Preventivo 2023 della Confederazione sono terminati. La versione del governo prevedeva 81,3 miliardi di franchi di entrate a fronte di 86,2 miliardi di franchi di spese, con un deficit di finanziamento di 4,8 miliardi. Rispetto a questa bozza, le Camere hanno aggiunto 14,46 milioni di uscite supplementari.

Il Consiglio degli Stati ha eliminato così l’ultima divergenza col Nazionale approvando un aumento di spesa di 360mila franchi per migliorare la situazione etica nello sport. Il parlamento ha poi deciso di attribuire un importo supplementare di 4 milioni per la protezione delle greggi contro il lupo. La somma totale per questa voce di spesa passa così da 8 a 12 milioni.

In seguito è stato deliberato un supplemento di 6,2 milioni per le promozione dello smercio del vino svizzero. L’importo totale a questa voce passa da 69,35 a 75,55 milioni. Le Camere hanno poi accettato di destinare 3,9 milioni supplementari per la preservazione delle "razze indigene" degli animali da reddito.

La misura più consistente ammonta a 4 miliardi e riguarda il piano di salvataggio per il settore elettrico. In tal modo Axpo Holding, se necessario, potrà ricorrere a un prestito federale anche nel 2023, sempre nel rispetto delle scadenze definite. Questo importo è iscritto nel bilancio straordinario.

Richiesta una maggiore disciplina della spesa

Nel complesso, i deputati hanno apportato poche modifiche al progetto di bilancio del governo. Tutte le proposte di tagli presentate dall’Udc sono state respinte; idem per le proposte di aumento inoltrare dalla sinistra.

In futuro, è probabile che il bilancio darà luogo a discussioni molto più accese. Le prospettive finanziarie non sono in effetti rosee. Nel corso delle discussioni, la destra in particolare ha chiesto un ritorno a una maggiore disciplina nella spesa.

Il "ministro" delle Finanze uscente, Ueli Maurer, ha più volte messo in guardia i presenti: se nel 2023 potremo ancora dormire tranquilli, negli anni successivi ciò non sarà più il caso. Il deficit di finanziamento potrebbe salire a sette miliardi entro il 2026.

Tasse su? Per ora non sembra

Per questo l’esecutivo sta già pensando a misure di contenimento delle uscite in vista del Preventivo 2024. Per ora, di aumentare le imposte non se ne parla. Tuttavia, le opinioni su come reagire alla difficile situazione variano notevolmente a seconda del gruppo parlamentare.

Oltre al bilancio 2023 e al piano finanziario per il periodo 2024-2026, il parlamento si è occupato anche dei crediti supplementari per il 2022 (seconda aggiunta al Preventivo 2022). La somma chiesta dal governo, e accolta dalle Camere, ammonta a quasi 1,8 miliardi e riguarda principalmente il settore della migrazione, quest’ultimo connesso alla guerra in Ucraina (1,2 miliardi), la centrale elettrica di riserva di Birr, in Argovia (191 milioni), e gli interessi sui debiti (135 milioni). Cento milioni sono inoltre destinati all’Ucraina per superare questo inverno.

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