Svizzera

Le casse malati non hanno mai speso così tanto in pubblicità

A ottobre e novembre sono stati pagati a Google fino a 100 franchi per ogni persona che ha cliccato su un annuncio. Spesi in totale 14 milioni in 2 mesi

(Keystone)
20 novembre 2022
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Per attirare o trattenere clienti quest’anno le casse malattia hanno speso in pubblicità molti milioni in più rispetto al passato: lo sostiene Felix Schneuwly, esperto del servizio di confronti internet Comparis.

"La battaglia per l’attenzione è stata più intensa che mai nelle ultime settimane", afferma lo specialista in dichiarazioni riportate dal SonntagsBlick. "Comparis ha dovuto pagare più di quanto fosse mai successo nel processo di asta permanente su Google affinché la società fosse visualizzata in cima a determinati termini di ricerca, come ad esempio l’assicurazione sanitaria".

Schneuwly sostiene che nei mesi di ottobre e novembre sono stati pagati a Google fino a 100 franchi per ogni persona che ha cliccato su un annuncio in prima posizione e ha poi richiesto un preventivo sulla homepage dell’assicuratore pagante. A suo avviso questo sviluppo è preoccupante, soprattutto se si considera che gli assicuratori si sono ufficialmente impegnati a ridurre i costi per l’acquisizione dei clienti.

"È perfettamente sensato fissare un tetto massimo alle commissioni per le segnalazioni dei clienti: ma se i soldi dei premi vanno poi semplicemente a Google e compagni l’intera faccenda diventa ancora più costosa per gli assicurati", osserva l’esperto.

I dati – citati dal domenicale – dell’istituto di ricerche di mercato Media Focus confermano che quest’autunno le casse malattia sono state particolarmente intense nel corteggiare i nuovi clienti. Il valore della pubblicità secondo le tariffe ufficiali dei media è stato pari a 14,2 milioni di franchi nei soli mesi di settembre e ottobre. Nello stesso periodo del 2021 il dato era di 12,6 milioni di franchi svizzeri, mentre nel 2020, primo anno della pandemia, si era ancora a 7,4 milioni. Si tratta di spese che, alla fine, gli assicurati devono pagare con i loro premi, sottolinea il SonntagsBlick.

La settimana scorsa le generose elargizioni degli assicuratori in materia di sponsorizzazioni di club sportivi professionistici – come le squadre di hockey di Lugano e Ambrì Piotta – era stata al centro di un articolo del periodico consumeristico K-Tipp. Il tema è al momento molto attuale perché sino a fine novembre c’è tempo per cambiare cassa malati: un’operazione burocratica che potrebbero essere tentati di compiere molti svizzeri, visto che i premi dell’assicurazione malattia di base saliranno l’anno prossimo in media del 7%. Per i ticinesi la cinghia sarà da stringere di più: la fattura lieviterà infatti del 9%, su una base già più elevata della media.

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