Svizzera

La scure su Sgs: saltano 1’500 posti di lavoro

La misura è stata decisa nell’ambito di un programma volto a ridurre gli oneri di oltre 50 milioni di franchi

Il Ceo Frankie Ng
(Keystone)
16 novembre 2022
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Pesante taglio occupazionale presso Sgs. Il gruppo ginevrino attivo a livello internazionale nel settore della certificazione e dell’ispezione cancellerà 1’500 impieghi in tutto il mondo.

La riduzione dell’organico avviene nell’ambito di un programma di risparmio volto a ridurre gli oneri di oltre 50 milioni di franchi all’anno a partire dal 2023, ha indicato la società nell’ambito di una teleconferenza prima di un evento per gli investitori in programma a Istanbul. L’intervento sui costi genererà un onere una tantum di 35 milioni.

«Le tendenze attuali e i fattori di crescita a lungo termine del nostro settore rimangono intatti», ha affermato il Ceo Frankie Ng. Ma nell’anno in corso, malgrado la continua ed elevata crescita organica, non sarà possibile mantenere il margine operativo al livello dell’anno precedente, ha aggiunto.

Nei primi dieci mesi del 2022 la progressione dei ricavi (su base annua) è stata del 6,2%, con un’accelerazione a partire da metà anno. Tuttavia, l’andamento dei margini sarà gravato più del previsto dall’inflazione e dall’impatto, su alcuni mercati europei, della guerra in Ucraina.

Oltre che la prevista riduzione di circa 1’500 posti di lavoro, a rallentare la crescita dei costi legata all’inflazione dovrebbe contribuire la delocalizzazione di alcune attività all’interno del gruppo. «Siamo molto fiduciosi che saremo in grado di fornire una forte performance operativa nel prossimo anno, anche grazie a queste misure», ha detto il direttore finanziario Dominik de Daniel. I piani strategici aziendali, come il passaggio alle piattaforme digitali, continueranno a essere implementati senza sosta.

La borsa ha reagito negativamente alle novità odierne: in apertura a Zurigo il titolo Sgs è arrivato a perdere sino al 6%. La performance dall’inizio dell’anno è del -23%.

Sgs – l’acronimo sta per Société Générale de Surveillance – è stata in origine fondata a Rouen, in Francia, nel 1878, da un giovane imprenditore lettone: l’impresa si occupa di verificare le forniture di grano, in un’epoca in cui queste venivano sempre più standardizzate. L’idea ebbe successo e vennero aperti uffici in varie località francesi. Nel 1915, durante la prima guerra mondiale, l’impresa spostò la sua sede da Parigi a Ginevra. La ragione sociale Société Générale de Surveillance venne adottata nel 1919. Dal 1985 l’azienda è quotata alla Borsa svizzera. Oggi Sgs gestisce una rete di 2’700 uffici e laboratori in tutto il mondo e ha oltre 96’000 dipendenti. Nel 2021 la società ha realizzato un fatturato di 6,4 miliardi di franchi.

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