Svizzera

Sotto l’albero, un leprotto, due cervi e un topolino

Aria di Natale per la Posta: ecco ‘Auguri gioiosi’, l’emissione dedicata alle festività. Il Gigante giallo rende pure omaggio all’arte sacra

Di corsa verso l’ufficio postale
(La Posta)
10 novembre 2022
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Raccoglimento e nostalgia, un’aura di mistero e puro incanto... La quarta emissione di francobolli del 2022 ci fa entrare in diversi modi nell’atmosfera natalizia. Pensati per incantare grandi e piccini, quest’anno con i francobolli di Natale ce n’è proprio per tutti i gusti. La Posta emette infatti per la prima volta due serie distinte di francobolli di Natale: con ‘Auguri gioiosi’ attira l’attenzione sui vari preparativi per la grande festa, mentre con ‘Arte sacra’ rende omaggio alla ricchezza storica e culturale dell’arte sacra svizzera.

Fermento nella foresta innevata

Con i suoi auguri gioiosi, la prima serie di Natale richiama alla mente un libro di favole d’altri tempi, in cui le tre specie selvatiche delle nostre foreste sembrano trasformarsi nei protagonisti, raccontando una storia magica ispirata al Natale e alla sua infinità di tradizioni e rituali. Per loro i vari preparativi per il grande giorno sono già cominciati: il leprotto si è accaparrato un bell’albero di Natale e sfreccia tra le piante a bordo della sua slitta, le maestose corna dei cervi intrecciano ghirlande luminose, mentre il topolino è in viaggio per consegnare intatta la sua corrispondenza delle feste. Questi motivi sono opera di Sarah von Rickenbach, illustratrice originaria della Svizzera centrale, e sono stati creati nell’ambito di un concorso grafico. In un secondo momento le collaboratrici e i collaboratori della Posta hanno potuto decretare i dentelli vincitori fra tre serie.

Il presepe e l’angelo: due simboli del nostro immaginario iconografico legato alla Natività

Non meno nostalgica, la seconda serie di francobolli di Natale di quest’anno, ispirata come accennato all’arte sacra. I due ‘dentelli’, nati per celebrare la ricchezza culturale e storica dell’arte sacra svizzera, raffigurano porzioni di altrettante imponenti vetrate: della cattedrale di Berna e della chiesa del convento di Königsfelden, a Windisch. Grazie ai loro magnifici colori, che ricordano quelli di pietre preziose illuminate, oggi come allora le vetrate delle chiese incantano chi le ammira. Questi due capolavori appartengono ai più importanti complessi medievali della Svizzera e sono decorati con raffigurazioni che compongono il nostro immaginario iconografico legato alla storia della Natività.

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