Svizzera

Ue: oggi soltanto il 6,5% dei giovani svizzeri è favorevole

Solo nel 2007 questa fascia di età (18-34 anni) risultava essere la più propensa all’ingresso della Confederazione elvetica

Euro o non euro?
29 settembre 2022
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Soltanto il 6,5% dei giovani adulti svizzeri (18-34 anni) è favorevole a un’adesione all’Unione europea, a fronte di una media generale del 15%. Questa fascia d’età, che prima del 2007 risultava la più propensa, dà ora il sostegno più basso a un ingresso nell’Ue.

I dati, rivelati dalla radio svizzero-tedesca Srf, emergono da un’indagine post-elettorale del 2019 condotta da Smartvote su un campione di 5’891 persone in provenienza da tutte le regioni del Paese. Complessivamente appena il 15% degli intervistati aveva dichiarato di essere favorevole a un’adesione della Confederazione all’Ue. Con il 20,5%, il tasso di approvazione più alto si registrava tra gli over 65.

Per molto tempo era stato il contrario: nel 1995, stando a un’altra analisi di Smartvote, circa il 60% dei giovani adulti era favorevole a un ingresso nell’Unione europea. Allora, però, l’approvazione degli ultra 65enni si situava al 43%. Una svolta si è avuta nel 2007: per la prima volta, i giovani adulti erano la fascia d’età con le maggiori riserve. Soltanto il 31% era favorevole.

Secondo il politologo Fabio Wasserfallen, il crescente scetticismo dei giovani nei confronti di Bruxelles è da ricondurre agli accordi bilaterali. Per questa categoria di persone, la libertà di viaggiare, lavorare e studiare all’interno dell’area Schengen è un’ovvietà, ha dichiarato il professore dell’Università di Berna alla SRF. "Tale fascia d’età non ha mai sperimentato limiti rigidi".

Uomini più favorevoli a Ue delle donne

Sempre stando al sondaggio post-elettorale del 2019, per la prima volta gli uomini intervistati erano più favorevoli (15,6%) rispetto alle donne (13,4%) a un ingresso.

A livello di partiti politici, le elettrici e gli elettori delle formazioni di sinistra continuano ad essere i maggiori sostenitori dell’idea di entrare direttamente nell’Ue. Tra i simpatizzanti del Ps, nel 2019, il 43% era favorevole a un’adesione. Seguivano quelli dei Verdi con il 33%. Nel 2015, gli ecologisti sostenevano un ingresso nell’Unione europea con il 37% e i socialisti con il 38%.

L’indagine di Smartvote non dice se e come, dopo l’interruzione dei negoziati sull’accordo quadro istituzionale, l’opinione degli elettori nei confronti dei rapporti con Bruxelles sia cambiata.

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