Svizzera

Aborto: 20 anni di regime dei termini

Due decenni fa veniva concessa, in tutti i cantoni, l’interruzione di gravidanza. Presente ai festeggiamenti anche Karin Keller-Sutter.

(Keystone)
27 settembre 2022
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Oggi a Berna si festeggia il 20esimo anniversario del cosiddetto regime dei termini, che ha permesso in ogni cantone l’accesso all’aborto. Alle celebrazioni è presente anche la consigliera federale Karin Keller-Sutter. Con l’entrata in vigore della norma il primo ottobre 2002, dopo una votazione popolare sul tema, è stato decretato che l’interruzione di gravidanza non è punibile se, entro dodici settimane dall’inizio dell’ultima mestruazione, la donna presenta una richiesta in tal senso. Il tutto ha rimpiazzato leggi considerate obsolete risalenti al 1942.

Se questo anniversario viene festeggiato come un "grande progresso", in un comunicato odierno l’associazione Salute Sessuale Svizzera sottolinea che il bilancio è mitigato e che servono urgenti migliorie alla regolamentazione in vigore. Ad esempio, la norma prevede che le donne debbano redigere una richiesta scritta in cui evidenziano uno "stato d’angustia".

Inoltre, il fatto che l’interruzione di gravidanza "sia iscritta nel codice penale, dà un segnale sbagliato e contribuisce alla stigmatizzazione", ha detto la presidente di SSCH Léonore Porchet, secondo la versione scritta del suo intervento. La consigliera nazionale dei Verdi in un’iniziativa parlamentare chiede che l’aborto venga inserito in una legge sulla salute sessuale nel senso più ampio.

Yvonne Gilli, presidente dell’associazione dei medici Fmh, sottolinea dal canto suo l’importanza che l’interruzione di gravidanza venga trattata come argomento di sanità pubblica e che una buona presa a carico medica sia garantita a tutte le persone coinvolte. Le donne devono essere seguite prima, durante e dopo un aborto, in una maniera adeguata alla loro situazione.

Il 12 settembre l’associazione Salute Sessuale ha lanciato la petizione "La mia salute - La mia scelta!" chiedendo un migliore accesso all’interruzione di gravidanza in Svizzera. In particolare si mira a togliere l’aborto dal codice penale e a raggiungere l’autodeterminazione delle persone interessate, che devono avere il diritto di decidere sulla propria salute.

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