Le ultime stime indicano un aumento del 6,4% per assicurato, diversamente dalla stima di gennaio che parlava di una crescita del 5,1%
Un forte aumento dei premi delle assicurazioni malattia è "inevitabile", ha avvertito Santésuisse, chiedendo un intervento rapido per correggere la situazione. Le ultime stime indicano un aumento del 6,4% per assicurato, diversamente dalla stima di gennaio che parlava di una crescita del 5,1%, senza però tener conto dei costi della vaccinazione anti Covid-19. E la tendenza non è destinata a invertirsi, ha aggiunto Santésuisse, prevedendo un balzo in avanti di circa il 4% per il 2022 e il 2023.
L’organizzazione degli assicuratori sostiene che i premi non coprono più i costi e non è più possibile utilizzare le riserve delle casse malattia – ridottesi già di un terzo – per attutire il colpo. Un ulteriore sgretolamento delle riserve "metterebbe a rischio l’esistenza anche di alcune grandi assicurazioni sanitarie". In particolare, l’associazione denuncia un’offerta medica "eccessiva e inefficiente". Citando uno studio dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), si afferma che il 20% dei servizi forniti non è utile. Ciò è dovuto agli "incentivi negativi" dell’attuale sistema tariffario ambulatoriale e al sovraffollamento di medici nelle aree urbane. Santésuisse sottolinea anche i prezzi eccessivi dei farmaci in Svizzera, così come l’effetto generato dal recupero di alcuni trattamenti che non hanno potuto essere eseguiti nel 2020 a causa della pandemia. In questo contesto, l’organizzazione ritiene che sia necessario agire rapidamente e risparmiare "in tutti i settori". Proposte concrete sono già sul tavolo e dovrebbero essere attuate. In particolare, chiede l’introduzione di tariffe forfettarie nel settore ambulatoriale, come già avviene in quello ospedaliero. Intende inoltre rafforzare il controllo dei costi.