Svizzera

Crisi energetica, Parmelin sotto pressione

La politica con Ps e Verdi e gli ambienti economici con economiesuisse esortano il consigliere federale ad agire per evitare una penuria di elettricità

(Keystone)
21 agosto 2022
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Il tema della crisi energetica tiene banco sui domenicali svizzeri. Sia la politica – in particolare la sinistra – sia gli ambienti economici – per bocca di economiesuisse – esortano il consigliere federale Guy Parmelin ad agire per evitare una penuria di elettricità.

Parmelin "deve finalmente fare il suo lavoro", ha dichiarato al "SonntagsBlick" il consigliere nazionale Roger Nordmann (PS/VD). Malgrado la penuria sia "imminente", il dipartimento del ministro UDC non ha ancora proposto nulla, rischiando di provocare danni sociali ed economici evitabili, ha aggiunto il capogruppo socialista alle Camere federali.

"Dobbiamo spingere Parmelin a definire rapidamente un piano di risparmio di elettricità e ad attuare subito le prime misure", gli ha fatto eco dalle colonne della "SonntagsZeitung" il consigliere nazionale Bastien Girod (Verdi/ZH).

Dal canto suo, economiesuisse è inquieta per le conseguenze che una carenza di elettricità avrebbe sulle imprese. "L’industria di produzione non può vivere con delle interruzioni di corrente", ha detto, sempre alla "SonntagsZeitung", il presidente dell’organizzazione Christoph Mäder.

Senza elettricità, le catene di approvvigionamento così come il controllo di molti processi e installazioni non sarebbero garantiti, ha spiegato Mäder. Ecco perché sono necessari "provvedimenti nel settore privato prima che l’economia venga strozzata".

Stando a Girod e Mäder, per evitare una carenza di corrente in inverno una soluzione concreta potrebbe ad esempio essere lo spegnimento dell’illuminazione pubblica. Il presidente di economiesuisse propone anche di limitare il riscaldamento privato.

Per Nordmann è inoltre importante prevedere un sistema di indennizzi per le aziende, per cui la crisi è un’"enorme minaccia". La Confederazione "non può semplicemente abbandonare le imprese al loro destino", ha evidenziato il deputato vodese.

Come è emerso ieri, pure l’Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) si è già fatta sentire sull’argomento, tramite l’invio di una lettera a Parmelin nei giorni scorsi. Nella missiva, l’organizzazione che rappresenta le PMI critica il lavoro svolto fin qui e chiede di essere coinvolta nelle discussioni.

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