Svizzera

Minacce a Dick Marty, ‘bruciato’ un informatore

Grave errore di procedura dell’Ufficio federale di polizia nella gestione della vicenda concernente l’ex magistrato e consigliere agli Stati

Dick Marty
(Keystone)
15 agosto 2022
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Nella gestione della vicenda delle minacce di morte indirizzate a Dick Marty, l’Ufficio federale di polizia sarebbe incorso in un grave errore di gestione.

Secondo quanto emerso da un’inchiesta della Rts, citata dalla Rsi, Fedpol avrebbe infatti ‘bruciato’ la copertura di un informatore cruciale, un 50enne nato nel Kosovo e per parecchi anni infiltrato negli ambienti della criminalità organizzata, che la stessa Rts ha potuto rintracciare.

L’uomo, alla fine del 2020, dopo essere venuto a conoscenza di un complotto orchestrato nei confonti dell’ex magistrato e cosigliere agli Stati, aveva contattato Fedpol. Stando a un documento del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) che Rts ha potuto consultare, l’uomo aveva menzionato un progetto di omicidio affidato a dei serbi, criminali professionisti e addestrati dai servizi segreti di Belgrado. Il 50enne aveva quindi indicato i nomi dei mandanti del progettato omicidio.

Le autorità elvetiche inoltrarono però in seguito una richiesta d’informazioni a quelle serbe, allegandovi i nomi dei mandanti. E questi, grazie a una fuga di notizie, poterono apprendere della richiesta svizzera e capire chi li aveva indicati.

"Hanno commesso un grave errore, non capisco come abbiano potuto fare una cosa del genere!", ha dichiarato a Rts l’informatore ormai ‘bruciato’.

Contattati dalla Rts, né la polizia federale né l’Mpc hanno voluto commentare la vicenda.

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