Primo semestre dal gusto dolce per Lindt & Sprüngli

Malgrado l’aumento dei costi di produzione e di logistica, nei primi sei mesi dell’anno Lindt & Sprüngli ha migliorato significativamente la sua redditività. Il produttore di cioccolato beneficia del suo posizionamento nel segmento di alta gamma, che offre flessibilità nei prezzi.

Nel periodo di gennaio-giugno, i ricavi sono saliti (su base annua) dell’11% a 2,0 miliardi di franchi, indica la società. Il risultato operativo Ebit è progredito del 33% a 185 milioni, mentre l’utile netto ha raggiunto 138 milioni, con un balzo del 36%. Sulla scia degli incrementi di prezzo, per l’insieme dell’anno, la dirigenza si aspetta proventi in crescita; ma pure i costi sono attesi in aumento.

Nel frattempo, comunque, gli investitori prendono atto di cifre che battono i pronostici degli analisti e di un nuovo programma di riacquisto di azioni per oltre 1 miliardo di franchi. L’effetto in Borsa non è così mancato: l’azione nominativa è arrivata nel pomeriggio a guadagnare il 6%, avanzando di oltre 4’000 franchi.

Il titolo non è infatti per tutte le tasche: attualmente vale 108’000 franchi ed è la seconda azione più cara del pianeta. A titolo di confronto, con un valore Lindt & Sprüngli è possibile comprare al momento quasi 21’000 quote azionarie di Credit Suisse (Cs), che costano 5,22 franchi. Vent’anni or sono, nel 2002, sarebbero bastate 132 azioni Cs per accedere alla finanza dal gusto di cioccolato.

Forte di una tradizione di oltre 175 anni, Lindt & Sprüngli si definisce leader mondiale nel settore della cioccolata premium. Il gruppo zurighese dispone di undici impianti produttivi propri in Europa e Stati Uniti e ha in organico oltre 14’000 dipendenti. La società – che fa risalire le sue origini a Rudolf Sprüngli (1816-1897) di Horgen (Zh) e a Rodolphe Lindt (1855-1909) di Berna – è entrata in Borsa nel 1986. Uno dei suoi prodotti più conosciuti è il coniglietto di cioccolato dorato con campanellino.