Svizzera

Il traffico aereo riprende quota: quasi a livelli pre-Covid

In giugno i movimenti sono stati del 10% inferiori a quelli dello stesso mese del 2019. In Ticino però la (ri)crescita è più lenta

Il 29 maggio il giorno con più traffico nei cieli
(Keystone)
26 luglio 2022
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Il traffico aereo in Svizzera sta tornando a livelli pre-Covid: in giugno i movimenti sono stati solo del 10% inferiori a quelli dello stesso mese del 2019. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi da Skyguide, che si attende un ulteriore ripresa nei mesi estivi. A Lugano la contrazione è però maggiore.

La guerra in Ucraina non ha avuto finora un impatto frenante sull’attività nell’insieme della Svizzera, constata la società di controllo aereo. Nei primi sei mesi sono stati gestiti 522’006 voli, il 17% in meno dello stesso periodo dell’ultimo anno pre-pandemico. Si è partiti dal -29% di gennaio, per poi risalire la china.

Volendo spostare lo sguardo alla realtà regionale, le partenze e gli arrivi secondo le cosiddette regole Ifr, cioè di volo strumentale, sono calate del 29% a Zurigo e del 17% a Ginevra. A Lugano la flessione è del 21% (a 3’781 movimenti, cioè una ventina al giorno).

Il 97,7% dei voli a livello nazionale è stato operato senza ritardi, una percentuale superiore al 97,2% della prima parte del 2019. Il giorno più carico di lavoro è stato il 29 maggio, con 4’069 voli controllati.

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