Nella Svizzera romanda i criminali sono riusciti a estorcere alle vittime quasi 800mila franchi dall’inizio dell’anno
Le polizie cantonali di Ticino e Svizzera romanda hanno constatato un aumento delle truffe dei falsi poliziotti. Solo nella parte francofona del Paese, i criminali si sono intascati quasi 800’000 franchi dall’inizio dell’anno. Solo nella giornata di venerdì, nel canton Argovia sono stati segnalati cinquanta tentativi di truffa alla polizia.
Proprio per questo le forze dell’ordine del concordato latino hanno pubblicato una messa in guardia. La polizia insiste nell’invitare a non versare denaro a sconosciuti in seguito a telefonate.
A diverse riprese vari corpi di polizia in Svizzera hanno avvertito la popolazione del problema dei "falsi poliziotti". Nonostante questo, il numero delle truffe è in aumento. Uno degli ultimi casi è quello di una 78enne del Bellinzonese a cui era stato detto che la figlia aveva provocato un incidente e che per evitarle la prigione avrebbe dovuto pagare 50mila franchi. La donna, grazie all’intervento di una parente, non è caduta nella rete dei truffatori. A Coira, invece, alcuni malviventi hanno invece avuto la meglio su una signora di 76 anni, che ha consegnato loro 65mila franchi.
Si tratta di un raggiro piuttosto simile a quello del falso nipote. Persone anziane vengono contattate telefonicamente, ingannate e messe sotto pressione, in modo da far consegnare denaro a sconosciuti, spesso in grandi quantità. I truffatori sono ben organizzati e solitamente operano dall’estero, inviando in Svizzera solo degli intermediari.