Svizzera

Da Sempach un appello alla solidarietà con l’Ucraina

Dopo due anni d’attesa, torna in grande stile la commemorazione della battaglia. Con la presenza della ‘prima cittadina’ svizzera Irène Kälin

La presidente del Nazionale
(Keystone)

Circa 1’300 persone hanno partecipato oggi alla commemorazione della battaglia di Sempach (Lu) del 1386. Nel suo discorso, la presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin ha invitato alla solidarietà con l’Ucraina e con le persone colpite dalla guerra.

Dopo un programma ridotto negli ultimi due anni a causa della pandemia, quest’anno la commemorazione ha potuto essere celebrata come una vera e propria festa popolare, fa sapere la cancelleria del Canton Lucerna.

Nel suo discorso, la ‘prima cittadina’ svizzera Irène Kälin (Verdi/Ag) ha ricordato il suo viaggio in Ucraina, sottolineando di essere rimasta profondamente colpita dall’ottimismo della popolazione: "Nonostante tutte le atrocità della guerra, sono pieni di speranza e fiduciosi che la situazione migliorerà", ha dichiarato in base al testo scritto.

Kälin si è detta altrettanto colpita dalla buona accoglienza riservata dagli svizzeri ai rifugiati provenienti dall’Ucraina, aggiungendo: "Facciamo tutti in modo che la nostra solidarietà rimanga e sopravviva a questa guerra".

Il mito di Winkelried

Per la cronaca, la battaglia fu combattuta il 9 luglio 1386 tra le truppe austriache e quelle di Lucerna, sostenute dai cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo. Lo scontro è considerato una delle principali battaglie che permisero alla Confederazione dei VII cantoni di liberarsi dalla dominazione asburgica.

La battaglia di Sempach ha anche generato il mito di Arnold Winkelried, il nidvaldese che secondo la leggenda si sarebbe lasciato trafiggere il corpo da un gran numero di lance nemiche, aprendo così un varco ai suoi commilitoni. In passato, la commemorazione si è trasformata in più occasioni in un palcoscenico per l’estremismo di destra e di sinistra.

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