Incentivi finanziari per moderni riscaldamenti a legna

Il Governo deve fornire un sostegno finanziario per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a legna con quelli moderni. Il Consiglio nazionale, seguendo quanto fatto lo scorso dicembre dagli Stati, ha adottato oggi per 162 voti a 28 una mozione in questo senso del ‘senatore’ Jakob Stark (Udc/Tg).

Attualmente, nell’ambito del Programma Edifici, la Confederazione concede ai Cantoni contributi globali solo per la sostituzione di impianti di riscaldamento a olio, a gas o elettrici. Quelli a legna sono invece esclusi: per ragioni economiche gli impianti vetusti vengono spesso rimpiazzati non con altri nuovi dello stesso tipo, ma con pompe di calore.

Visto che queste ultime, pur permettendo maggiori risparmi, hanno nel complesso un notevole fabbisogno di elettricità in inverno, Stark si chiede se una tale soluzione sia adeguata. Domanda dunque all’esecutivo di rilasciare contributi anche per la sostituzione dei vecchi impianti a legna, così da evitare una diminuzione di tale risorsa, neutra sotto il profilo delle emissioni di Czo2.

Oggi, il Nazionale ha accolto la mozione, inserendo però una restrizione rispetto al testo originale. "I sostegni vanno limitati ai casi in cui i costi supplementari dovuti al mantenimento del riscaldamento a legna sono sproporzionatamente elevati", ha spiegato a nome della commissione preparatoria Roger Nordmann (Ps/Vd).

Rimane invece aperta la questione dell’ammontare esatto dei sussidi. Data la modifica voluta dai deputati, il dossier torna ora agli Stati.

Il campo dei contrari annoverava in particolare parlamentari liberali-radicali, convinti che gli esigui fondi avrebbero dovuto essere utilizzati per ridurre le emissioni di Co2. "Ho grande simpatia per i riscaldamenti a legna, ma l’obiettivo del Programma Edifici è quello di rimpiazzare i riscaldamenti a gas e olio", ha detto Matthias Samuel Jauslin (Plr/Ag). Anche il Consiglio federale, citando risorse limitate, si opponeva alla mozione.