Svizzera

Traffico in aumento, ma ancora frenato dalla pandemia

Lo indica il rapporto sulla viabilità dell’Ufficio federale delle strade: rispetto al 2021 la progressione è stata dell’8%

Un’immagine sempre più ricorrente
(Keystone)
9 giugno 2022
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La pandemia ha avuto ripercussioni sull’utilizzo della rete delle strade nazionali anche lo scorso anno: il volume di traffico è tornato ad aumentare, ma è rimasto comunque inferiore rispetto agli anni precedenti.

È quanto si evince dal nuovo rapporto sulla viabilità pubblicato dall’Ufficio federale delle strade (Ustra), secondo cui, dopo il forte calo del traffico sulle strade nazionali nel 2020 dovuto all’emergenza sanitaria, lo scorso anno si è registrato un progressivo incremento dell’8%, seppure il dato globale si sia attestato ancora a livelli inferiori rispetto al periodo pre-Covid: complessivamente sono stati percorsi 27,4 miliardi di veicoli-chilometri.

Nel 2021 la circolazione si è intensificata soprattutto a partire dalle ferie estive: circa un terzo del chilometraggio si è concentrato sul tratto fra Ginevra e St. Margrethen; flusso veicolare importante anche nelle regioni di Zurigo/Argovia, Basilea, Berna, Lucerna e nella regione del Lemano nonché in Ticino fra Bellinzona e Chiasso.

In colonna soprattutto per il tempo libero

Di nuovo in aumento anche le ore di coda, per l’anno in esame statisticamente suddivise per la prima volta in andamento settimanale, giornaliero e secondo finalità di spostamento: l’analisi evidenzia come la maggior parte degli ingorghi si verifichi durante la settimana, la mattina principalmente a causa del traffico pendolare, a cui la sera si aggiunge quello per acquisti e tempo libero.

Per analizzare le finalità di spostamento degli anni passati occorre rifarsi ai dati pre-pandemia. A livello settimanale, nel 2019 è stata predominante la mobilità per tempo libero, responsabile del 35,7% delle ore di coda, seguita da quella per lavoro (28,9%) e per acquisti (14,2%).

Misure per fluidificare il traffico

L’Ufficio federale delle strade (Ustra) adotta diverse strategie per rendere più scorrevole la circolazione, tra cui una serie di accorgimenti di tipo tecnico-gestionale: limiti di velocità dinamici, dosaggi alle rampe di entrata e uscita autostradali nonché immissione a cerniera nei restringimenti di carreggiata; inoltre dal 2021 è consentito superare a destra in caso di incolonnamenti, per migliorare la fluidità su tutte le corsie, mentre in caso di incidente è obbligatorio formare un corridoio di emergenza.

Si interviene altresì a livello sistemico con un coordinamento trasversale, ottimizzato nei punti di raccordo con la rete viaria subordinata, agendo d’intesa con le sale operative regionali, come nelle aree di Zurigo, Ginevra e Losanna. È stato inoltre avviato uno studio sulla gestione intermodale della mobilità nei punti di snodo della rete dei trasporti.

A tali misure si aggiungono l’attivazione della corsia dinamica (Pun) su tratti e per periodi circoscritti, con progetti in corso a Berna e Winterthur, nonché interventi di potenziamento specifici nell’ambito del Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (Prostra), che nell’edizione attuale prevede di migliorare entro il 2030 la viabilità e la sostenibilità delle infrastrutture autostradali soprattutto negli agglomerati urbani. La consultazione in merito si è conclusa a fine aprile 2022, il varo del messaggio da parte del Consiglio federale è previsto entro l’anno.

Con la revisione della legge sulla circolazione stradale, attualmente in discussione in Parlamento, la Confederazione vorrebbe inoltre agevolare la guida autonoma; anche questo contribuirà al migliore utilizzo delle infrastrutture esistenti. Il documento è già stato esaminato da entrambe le Camere, permangono alcune ultime divergenze da appianare.

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