Svizzera

Rapimento di Berger, in carcere preventivo un presunto complice

La misura è stata ordinata dal giudice dei provvedimenti coercitivi del Canton Zurigo nei confronti di un 34enne di nazionalità svizzera

(Keystone)
11 aprile 2022
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Il 34enne arrestato giovedì scorso perché sospettato di essere coinvolto nel rapimento del presidente della Commissione federale delle vaccinazioni (CFV), Christoph Berger, si trova in carcere preventivo.

La misura è stata ordinata dal giudice dei provvedimenti coercitivi del Canton Zurigo, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce del ministero pubblico. L’uomo, di nazionalità svizzera, era stato posto in arresto in un cantone limitrofo di Zurigo. È accusato di sequestro di persona, rapimento e tentata estorsione. Vale la presunzione di innocenza.

Il 34enne, insieme a un tedesco di 38 anni, avrebbe rapito Berger. Il tedesco aveva sparato alla sua compagna di 28 anni a Wallisellen (ZH) mercoledì scorso, prima che la polizia lo uccidesse durante l’operazione di arresto a seguito del sequestro di persona.

Sequestratore ha chiesto denaro

Ieri Berger ha pubblicato un comunicato in cui indica che il 38enne lo aveva tenuto sotto controllo per un’ora abbondante, gli aveva chiesto una notevole somma di denaro e lo aveva minacciato, precisando quello che gli avrebbe fatto se la richiesta non fosse stata soddisfatta entro un determinato periodo di tempo.

L’autore del sequestro non ha fatto alcun riferimento al suo ruolo di presidente della CFV, ha precisato Berger, il quale ha indicato di essere stato liberato dopo aver garantito al rapitore che avrebbe soddisfatto le sue richieste.

La sparatoria di Wallisellen, compreso l’operato dei poliziotti, è oggetto di indagine.

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